sporte all’uncinetto

Ultima moda: farsi le sporte o shopping bags all’uncinetto. Queste sono le mie ultime realizzazioni.

sporta a rete 004 - Copia

L’ho lavorata con un cotone grosso, uncinetto n.4.

Spiegazioni

Fare una catenella di 66 m. (70cm), lavorare a m. bassa per 4 cm. Continuare a rete: *1 mb, 5 cat, saltare 3 m, 1 mb*.

All’altezza voluta fare 2 giri di mb. Per i manici: 15 mb, 1 catenella di 60 m, fissare la cat con 1 mbb, saltando 36 m e lavorare avanti e indietro con 5 giri di mb, ancorando il manico ai due estremi con 1 mb e 1mbb. fare il secondo manico uguale.

Piegare infine in due il rettangolo e cucire  i due estremi del rettangolo ed il fondo della borsa.

La sporta può essere arrotolata e fissata con una cat. fatta a partire dalla metà del fondo, all’estremità ha una piccola asola da fissare ad un bottone.

sporta a rete 003 (2)

sporta a rete 002 (2)

Questa invece l’ho realizzata insieme al mio gruppo facebook di uncinetto “Condivido con il cuore“.

sporta cotone 001

Ed infine per quest’ultima ho utilizzato il cotone avanzato. E’ semplice semplice, con il fondo rotondo a maglia alta; poi ho lavorato * 5 catenelle, saltare 3 m., 1 m.bassa*. E’ alta 35 cm.

sporta a rete corallo 001

le finestre dei miei viaggi

Eccomi di nuovo all’appuntamento con il Senso dei miei viaggi, di Monica Viaggi e Baci,  che cerco di non mancare perchè ogni volta è per me una sfida divertente.  L’argomento di questo mese è: “Le finestre (e le porte) dei nostri viaggi”.

Sicuramente le finestre sono elementi che mi attirano e le sbircio sempre con curiosità, cercando di non essere troppo invadente, perchè una finestra è sicuramente un’apertura sul mondo, ma quello che c’è dietro è uno spazio intimo degli abitanti di quella casa.

E’ questa la ragione per cui ho poche foto di finestre: anche se molte sono quelle che mi hanno colpito per qualche particolare curioso, divertente o commovente, non le ho fotografate per scrupolo di essere troppo indiscreta.

Guardando però fra le  foto dei miei viaggi (ormai diverse migliaia), mi sono resa conto che le prescelte erano comunque più delle tre richieste da Monica per questo post! Ed allora bisogna scegliere; la mia scelta ha seguito un filo emozionale: finestre da fiaba! Non nel senso strausato ed un po’ logoro di “favolose”, ma perchè evocano realmente qualche fiaba o romantica credenza!

Ed ecco il filo che si dipana in luoghi lontani fra loro: dall’Alsazia al Belgio, alle nostre Marche.

Comincio quindi con la foto di quest’abbaino, scattata a Munster, in Alsazia.I tetti di questa cittadina sono colonizzati da decine di coppie di cicogne. Proprio sopra questo abbaino, sul comignolo, due cicogne hanno fatto il nido e si corteggiano. E nell’abbaino? Forse vive una coppia di ragazzi, che, tenuti svegli dal rumore dei becchi delle cicogne, saprà sicuramente come passare il tempo…Rumoroso sì l’abbaino, ma così romantico!

Francia estate '10 065

E per chi non ha ancora trovato il suo principe azzurro ecco la casetta di un begijnhof a Bruges in Belgio. Queste piccole case circondate da un muro esterno ed affacciate su cortile pieno di fiori, furono costruite nel Medioevo per ospitare le vedove dei crociati; costituivano per loro un’alternativa al convento. Attualmente sono abitate da comuni cittadini, che godono di tranquillità (quella che il continuo afflusso di turisti consente) e della splendida vista sul giardino curatissimo.

L’abitante di questa minuscola casetta ha messo sul davanzale  il re ranocchio, chissà forse baciandolo…si può sempre sperare che le fiabe si avverino!

estate 12 109

Infine ritorno in Italia, ad Urbania, nelle Marche. Questa cittadina è molto interessante per i suoi monumenti rinascimantali, ma qui ho ritratto le finestre di una delle sue case durante la Festa della Befana, che vi si svolge ogni Epifania. La mitica vecchietta si affaccia da molte finestre, si arrampica sugli alberi e sui lampioni e calze gigantesche pendono un po’ dovunque. La magia ha attraversato i millenni ed è arrivata fino ai nostri giorni, per la gioia dei bambini, ma anche degli adulti.

natale 07 029 Urbania

Meno male che Monica ha fissato il limite a tre foto! Altrimenti avrei aggiunto la finestra di zucchero trasparente della casetta di marzapane di Hansel e Gretel e magari pure quella da cui Raperonzolo gettava la sua treccia!

i giorni più lunghi dell’anno!

alviano (2)

Questi sono i giorni intorno al solstizio, i giorni più lunghi dell’anno, dalla mia casa  in campagna si vede bene il sole tramontare: sono le 8,47 e scompare dietro il Monte Amiata. Durante il corso dell’anno possiamo vedere come si sposta sia l’ora del tramonto che il luogo dove sparisce all’orizzonte, compiendo un arco di parecchi gradi. Quindi in realtà tramonta esattamente ad ovest solo nei giorni dei due equinozi, per il solstizio d’estate ha raggiunto il punto più spostato verso nord-ovest, poi comincerà a tornate indietro.

Abbiamo raccolto le ultime ciliegie, quelle che i vermi e gli uccelli ci hanno lasciato: nutriamo una folta schiera di pennuti, l’altro giorno sull’albero c’erano storni, merli, passeri, ghiandaie.

calanco maggio 12 003

E il momento di raccogliere le noci per fare il nocino e rinnovare così gli antichissimi riti del solstizio legati alla fertilità, mai del tutto spariti, che rimangono come substrato nella cultura popolare.

alviano giugno 11 041

Molte piante hanno già frutti e semi, quelle che sono fiorite in primavera, ma ci sono ancora splendide fioriture: quelle del melograno,

alviano 10giu 035della lavanda,

sfinge colibrì su lavanda

sfinge colibrì su lavanda

delle Malvacee

alviano maggio 12 062di alcune Composite,

asteriscus sp.

asteriscus sp.

della ginestra

Ginestra odorosa (Spartium junceum)

Ginestra odorosa (Spartium junceum)

E la sera, quando la luce del crepuscolo si è attenuata ed ormai è completamente buio, ecco che come ogni anno compaiono le lucciole! Questi piccoli coleotteri con la loro lucina intermittente si corteggiano ed ogni specie ha la sua frequenza per potersi individuare ed accoppiare. Ma a noi questo forse sfugge o comunque non interessa più di tanto, ci basta assistere ogni anno al rinnovarsi di questo spettacolo, che è anche indice di buona salute dell’ambiente, poichè questi insetti sono spariti da siti inquinati.

nuovi asciugapiatti a punto a croce

Perchè continuo a produrre manufatti a punto a croce o all’uncinetto nonostante abbia saturato parenti ed amici con i miei regali e non abbia nessuna intenzione di venderli? Provo a spiegarlo ed a spiegarmelo.

  1. Lavorare con le mani mi rilassa
  2. Mi diverto a inventare cose nuove
  3. Mi stupisce sempre vedere quante cose si possono fare con un po’ di filo
  4. Non so stare con le mani in mano
  5. Quando sono stanca ho la scusa per sedermi
  6. Posso fare altre cose contemporaneamente, come guardare la televisione o conversare
  7. Ho sempre fatto lavoretti fin da quando ero bambina
  8. Mi piacciono i colori che ho tra le mani
  9. Mi piace ottenere un risultato
  10. A volte quello che faccio è realmente utile
  11. A volte invece è solo simpatico
  12. Ho sempre qualcosa di non troppo impegnativo o banale da regalare per ogni occasione
  13. Ho la sensazione di non aver sprecato il mio tempo
  14. So di non essere sola in questa mia passione-mania
  15. Penso che con tante manie che si possono acquisire questa sia abbastanza innocua per me e per gli altri!

Ecco i miei ultimi asciugapiatti con il ricamo a punto a croce. Regalati tutti.

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viaggio sulle Alpi Bavaresi

Nel nostro viaggio in Baviera, oltre alla visita a Monaco ed al suo straordinario Museo della Scienza e della Tecnica, non potevamo mancare di fermarci sulle Alpi Bavaresi, nel Nationalpark Berchtesgaden, al confine fra la Germania e l’Austria, luogo di villeggiatura, escursioni, turismo tranquillo per i tedeschi. Qui sorgono notevoli gruppi montuosi fra cui si trova il Mittelspitze, la seconda cima tedesca. E’ un’area ricchissima di selve, torrenti e cime.

La principale cittadina è Berchtesgaden, dove si possono visitare le miniere di sale, da cui un tempo si estraeva la maggior parte del salgemma della Germania. Ora sono aperte al turismo con una visita guidata interessante per gli adulti e molto divertente per i bambini: prima di entrare nelle miniere si viene attrezzati con una tuta da speleologo ed un casco, ognuno li riceve secondo la sua misura; poi un minuscolo trenino porta nel cuore della miniera. Qui, con efficienza tedesca, è tutto ben spiegato e documentato: la genesi del salgemma, i metodi di estrazione, il suo utilizzo.

La visita prosegue con altre emozioni per i bambini (ma anche per gli adulti): un grande lago salato sotterraneo su cui si assiste ad uno spettacolo di suoni e luci; più avanti un grande toboga, che una volta veniva utilizzato dai minatori per arrivare rapidamente ad un livello inferiore, è stato rimesso in uso per i turisti. A gruppi familiari, uno dietro l’altro, con le mani sulle spalle di chi sta avanti, si può scivolare al piano di sotto. Dopo qualche esitazione, mi sono lasciata convincere da mio marito e siamo scivolati giù. E’ stato divertente! Quello che mi è piaciuto di meno è che una macchina fotografica automatica riprende tutti i gruppi e le smorfie che ognuno fa scivolando giù! All’uscita si trovano le proprie foto, liberi di acquistarle o meno. Ovviamente tutti acquistano almeno una foto.

A circa 5 chilometri da Berchtesgaden c’è il Königsee, un bellissimo lago dalle acque di smeraldo, incassato fra i ripidi fianchi delle montagne, in alcuni punti quasi verticali.

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Con un battello elettrico si può fare una piacevole gita sul lago. In un punto preciso il capitano fa una sosta e soffiando in un corno produce una notevole eco che si sente per ben sette volte. Il battello approda sul molo accanto alla cappella di S.Bartholomä, dalle cupole a bulbo.

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Accanto alla cappella c’è un centro d’informazione del Parco ed un ristorante. Si può sostare lungo le rive del lago, oppure compiere un’escursione facile ed interessante di poco più di un’ora alla Eiskapelle, la cappella di ghiaccio. Il sentiero è molto frequentato, per il primo tratto si  attraversa un bel bosco camminando in piano, poi, dopo aver attraversato il torrente formato dallo scioglimento del ghiaccio, si comincia a salire, sempre nel bosco. Infine si attraversa la valle del torrente Eisgraben, ingombra dei detriti portati dal fiume, si arriva così alla Eiskapelle, una cappella naturale formata dal ghiaccio e dalla neve; in estate il ghiaccio si scioglie e l’acqua scava gallerie all’interno della kapelle.

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La regione offre molte altre possibilità di escursioni ed attività di tutti i tipi. Molti sono gli hotel, le gasthaus ed i campeggi nella zona. Noi in luglio non abbiamo avuto difficotà nel trovare alloggio.

Un’altra attrazione di Berchtesgaden è il “Nido d’Aquila” costruito come rifugio per Hitler, a  1834 m di altezza, in una splendida posizione, con vista eccezionale sul lago e sulle altre montagne, ma piuttosto inquietante per noi, per le suggestioni che risveglia.

la cedrina

La cedrina (Lippia citriodora), è conosciuta anche come limoncina o erba Luisa.  E’ un bell’arbusto che può raggiungere i due metri di altezza. Originaria del Sudamerica, cresce bene in tutti i giardini in un luogo soleggiato. E’ una pianta rustica e resistente, che richiede poche cure, basta potarla in primavera avanzata, quando non ha ancora messo le foglie.

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In giugno fiorisce, ha piccoli fiori bianchi riuniti in pannocchie. Le sue foglie hanno un intenso e gradevole profumo di limone e possono essere usate come aromatizzanti in bibite, dolci, macedonie. Il suo aroma è inoltre in grado di allontanare le zanzare.

Io la utilizzo ogni anno per fare un liquore.

Liquore di cedrina

Ingredienti

  • 80 foglie di cedrina
  • 4 foglie di menta
  • la buccia di un limone
  • 500 g di alcool a 95°
  • 500 g di acqua
  • 500 g di zucchero
  • carta da filtro per liquori

Pulire le foglie di cedrina con un panno umido, senza lavarle, metterle in infusione nell’alcool insieme alle foglie di menta ed alla parte gialla della buccia di limone. Lasciarla in infusione in un luogo buio per 10 giorni. L’alcool assumerà un intenso colore verde brillante, mentre le foglie perderanno il loro: l’alcool ha solubilizzato la clorofilla.

cedrina 002

Filtrare quindi l’alcool con la carta da filtro.

cedrina 006

Scaldare intanto l’acqua con lo zucchero, mescolando fino a che questo non si sarà sciolto completamente, cioè fino a quando l’acqua tornerà ad essere limpida.

Quando lo sciroppo di acqua e zucchero si sarà raffreddato completamente aggiungerlo all’alcool filtrato, imbottigliare e lasciar riposare per circa 8 mesi. Potrebbe essere necessario filtrare nuovamente il liquore prima di gustarlo, se si è formato un deposito.

a volte ritornano!

Eccoci di nuovo all’appuntamento con la staffetta Di Blog in Blog, una vera e propria staffetta fra blogger, che a date fisse si passano il testimone, parlando contemporaneamente di uno stesso argomento scelto a maggioranza con un sondaggio.

Di BLOG in BLOGQuello che ritorna, a cicli di alcuni decenni sono i lavori all’uncinetto ed a maglia, che hanno avuto negli ultimi anni una vera e propria esplosione, ingigantita e moltiplicata dal web che riesce a diffondere idee, schemi e tecniche in tutto il mondo in tempo reale. Girando sul web ci si perde fra i colori, le forme, i nuovi e vecchi schemi di punti. E da un’idea ne nasce un’altra e poi un’altra ancora in una girandola senza fine.

Negli anni ’60 e ’70 ci fu una prima diffusione della moda del fai-da-te, della maglia e dell’uncinetto, non solo per fare pizzi bianchi per i corredi, ma anche  accessori di ogni tipo, spesso coloratissimi. Molto frequenti erano i lavori a fili contati ed i granny patch, che però allora non si chiamavano così. Io ho avuto plaid, maglie, cuscini, borse fatti da me, mia madre e le mie nonne con quella tecnica e poichè non buttiamo via niente, soprattutto le cose fatte a mano, costate tempo e fatica, mi ritrovo con diversi lavori superstiti che ora ho rimesso in uso.

Qua ne ho messi diversi, di alcuni cliccando sulle foto si può leggere il post in cui ho riportato le spiegazioni che ho cercato di ricostruire.

golf fiori 004

Questa prima maglietta la fece per me mia nonna più di quaranta anni fa, ora la usa mia figlia.

scialle nonna 007
Lo scialle è stato fatto sempre da mia nonna e mi pare molto attuale, così colorato e leggero.

Non mancano i plaid a piastrelle, eccone un esempio; il lavoro è sempre della mia infaticabile nonna.

plaid

plaid

Anche questa la fece per me mia nonna all’uncinetto filet ed ha sopportato negli anni il peso dei miei libri, dopo di che non è andata in pensione, ma ha continuato con la generazione successiva: ora sta portando i libri di mia figlia!

borsa filet nonna adelina

Ho cominciato a realizzare anch’io oggetti all’uncinetto seguendo le spiegazioni dei vecchi giornali. Questi animaletti marini fatti con l’uncinetto irlandese erano bianchi e servivano per il rosone di una tenda. Io ho cambiato colore e destinazione, ne ho fatti diversi e li ho applicati sulla pochette di mia figlia o su presine da regalare.

 animaletti marini

Naturalmente mi sono fatta tentare dalle piastrelle granny e ne ho fatto borse.

varie 005 - Copia

borsa cotone patch 004

La passione per la maglia e l’uncinetto è diventata tale, che ai nostri giorni se ne è fatto anche un uso politico, in un’epoca in cui il grigio e le macerie dominano ecco allora le innumerevoli iniziative di Urban knitting, di cui quella dell’Aquila Mettiamoci una pezza è forse quella più conosciuta da noi: ha sottolineato con pezze colorate provenienti da tutto il mondo la persistenza della zona rossa e delle macerie. Quest’anno si è estesa anche alle zone dell’Emilia colpite da terremoto.

In molte piazze di tutto il mondo ci si vede per lavorare insieme, gli amigurumi vanno per la maggiore e sono la vera novità rispetto ai decenni passati.

Voglio chiudere questo post con la foto di una borsetta fatta da una prozia forse novanta anni fa. E’ un lavoro meraviglioso e di infinita pazienza. Con un nuovo cordoncino mia figlia l’ha potuta utilizzare per un matrimonio, sicura che non ce ne fossero di simili.

borsetta zia Emma (3)

Ecco infine la lista dei blog che partecipano questo 15 del mese alla staffetta. Il prossimo appuntamento è per il 30 giugno, per una staffetta straordinaria e poi ancora per il 15 luglio.

1. Caos In Casa – http://caosincasa.blogspot.com/2013/05/staffetta.html

2. Alessandra – https://fiorievecchiepezze.wordpress.com

3. Benedetta – http://www.comenasceunamamma.it

4. Licia – http://lamagiadellepietre.altervista.org

5. made in bottega – http://www.madeinbottega.com

6. mamma di ludovicahttp://www.mammadiludovica.com

7. Barbara – http://mammababysiracconta.blogspot.it/

8. Maria Chiara Martin – http://www.maryclaire-perlecose.blogspot.it/

9. Federicasole – http://lamiadolcebambina.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20blog%20in%20blog

10. Antonella – http://blogacavolo.blogspot.it/

11. Arianna – http://conlemaninelsacher.blogspot.it/

12. simona elle http://www.simonaelle.com/search/label/Staffetta%20tra%20blog

13. Cristina – http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog

14. Graziella – http://eyesmadlyopen.blogspot.com/

15. Marzia- www.quellocheunadonnadice.blogspot.it

16. Il caffè delle mamme – http://www.ilcaffedellemamme.it

17. Accidentaccio – http://accidentaccio.blogspot.com

18.Sara Milan Fiorenza http://www.nuvolositavariabile.com/

19. Le gioie di Moira http://legioiedimoira.blogspot.it/search/label/Staffetta%20Di%20Blog%20in%20Blog

20. Liz – http://ilblogdiliz.blogspot.it/

21) Micaela le M Cronache – http://lemcronache.blogspot.it/search/label/Staffetta

22) Federica MammaMoglieDonna – http://mammamogliedonna.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog

23) Learning is experience http://laproffa.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

24) Norma – http://voglioilmondoacolori.blogspot.it/

25) Beat – www.mammaorechefaccio.com

26) Antonietta Nido in famiglia gnometti&fantasia http://www.gnomettiefantasia.blogspot.it/

27) Cristina – http://lastranagiungla.blogspot.it/

28) Il Pampano: http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

29) Stellegemelle(Sara) – http://www.stellegemelle.com/search/label/di%20blog%20in%20blog

30) http://unaltracosabella.blogspot.it/ Elisa Tinella

31) Patrizia http://pattibum.wordpress.com

32. Verdearighe http://verdearighe.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

33) Home-trotter: http://hometrotter.it

34) dispariepari : http://www.dispariepari.it/category/social/

35) Vivere a piedi nudi: http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

36) Passe-partout : http://partoutml.blogspot.it/search?q=staffetta+di+blog+in+blog&max-results=20&by-date=true

37) casadimamma http://casadimamma.blogspot.it/

38) Mammamari http://mammamari.it/

il parco archeologico di Ocriculum

Otricoli è un grazioso paese al confine fra Umbria e Lazio, disposto su una collina che sovrasta il corso del Tevere e la via Flaminia. Il suo nome deriva da quello dell’antica Ocriculum, città preromana, sorta sullo stesso colle. Il termine ocris è greco, ma è molto simile in etrusco ed umbro e significa altura, monte. Quindi ocriculum è l’equivalente di monticello.

La città fu distrutta al tempo della guerra sociale romana, ma fu presto ricostruita sulla sponda del Tevere, diventando in breve tempo florida, grazie alla posizione sulla via Flaminia e sul fiume, che rendeva facili le comunicazioni ed i commerci con Roma, sia via terra, che con le barche.

rovine di Ocriculum 037

Fu abbandonata nuovamente intorno al 600 d.C., dopo le devastazioni causate dai Longobardi e ricostruita poi sul colle, dove si trova tuttora.

Gli scavi dell”area archeologica iniziarono a partire dalla seconda metà del 1700, promossi dal papa Pio VI, mosaici e statue ritrovati si trovano oggi ai musei Vaticani.

La visita alle rovine dell’antica città è libera e costituisce una passeggiata piacevole in una bella campagna. I monumenti sono ben segnalati e descritti da pannelli. Rimangono alcuni monumenti funerari nei pressi del basolato dell’antica via Flaminia

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le terme, di cui rimane in parte l’ampia sala ottagonale,

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un ninfeo, resti di un teatro e di un anfiteatro, in parte costruito ed in parte scavato nella roccia.

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Vicino al Tevere è l’antica chiesa di s.Vittore, restaurata ed aperta in occasione di feste e celebrazioni. Sul retro i resti di un monastero benedettino del duecento.

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La zona degli scavi è a pochi chilometri dal casello autostradale di Magliano Sabina, facilmente raggiungibile da Roma. L’area è ben tenuta, con ampi prati sfalciati e fioriti e numerose panchine sotto gli alberi.

due astucci per il kindle ed un portacellulare all’uncinetto

Ho scoperto da poco il lettore di e-book, che trovo un’interessante alternativa al libro di carta. Certo per me non lo sostituirà, ma può in parte evitarmi di sovraccaricare le librerie, dove non entra più nulla.

Quindi una volta ricevuto il kindle in regalo bisogna provvedere alla sua custodia. Così, dopo aver cercato su internet e chiesto consiglio al mio gruppo di uncinetto su Facebook ho prodotto questo.

custodia kindle 003

Ho lavorato una piastella e giri di maglia bassa sul davanti. Il retro e la pattina sono in tre colori, a m. bassa e m. bassa allungata, cioè ogni due maglie ne ho fatta una puntando l’uncinetto due giri sotto. L’interno ha una fodera di cotone ed ho fatto due catenelle per le asole dei bottoni.

Una volta realizzato il primo, con lo stesso filo mi sono dedicata al secondo astuccio, questa volta da regalare a Clara. Eccolo, spero le piaccia.

porta kindle clara 002 - Copia

Questa volta ho lavorato un lungo rettangolo a maglia bassa in rilievo (si lavora puntando l’uncinetto solo sul filo posteriore). La pattina è a righe di tre colori. Il gufetto l’ho lavorato a parte e poi cucito sopra. Per farlo ho preso spunto dai tanti tutorials presenti in rete, che però poi ho adattati alle mie esigenze. L’effetto penne l’ho ottenuto sempre con la maglia bassa allungata. Gli occhi sono ottenuti lavorando un cerchio con cotone più sottile. Le pupille ed il becco li ho ricamati sopra.

Mi avanzava ancora cotone ed allora, visto che Valeria si è persa il suo portacellulare, ne ho improvvisato uno nuovo, anche questo a maglia bassa in rilevo. La chiusura è un’asola di catenella ed un bottone.

 porta cellulare 003

 

la vitalba

alviano 8 giugno 13 (2)

La vitalba (Clematis vitalba) è una pianta rampicante, l’unica liana italiana, i cui fusti, spesso di diametro considerevole, si avvolgono su alberi ed arbusti.

E’ considerata una pianta infestante perchè con la sua esuberanza può arrivare a soffocare le piante su cui si avvolge.

Mio marito ha sempre un conto aperto con questa pianta che cresce rapidamente, per cui va sempre tenuta sotto controllo. A me non dispiace: in primavera ha fiori bianchi leggermente profumati, in estate forma macchie impenetrabili insieme a rovi, rose canine e prugnoli; in inverno i suoi semi hanno lunghi filamenti piumosi, adatti ad essere portati lontano dal vento.

vitalba

Le foglie della pianta sono velenose perchè, come tutte le Ranuncolacee, contengono saponine ed alcaloidi. Ma le foglie giovani ne contengono una piccola quantità, che si inattiva con la cottura. Perciò nella cucina popolare di molte regioni d’Italia si usano i giovani getti per farne frittate: basterà usarne una piccola quantità e scottarli in acqua bollente prima di mescolarli alle uova battute. Si può poi condire a piacere con sale, pepe, parmigiano. I getti hanno un gradevole sapore amarognolo.

alviano 20 maggio 13 037,

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