La vitalba (Clematis vitalba) è una pianta rampicante, l’unica liana italiana, i cui fusti, spesso di diametro considerevole, si avvolgono su alberi ed arbusti.
E’ considerata una pianta infestante perchè con la sua esuberanza può arrivare a soffocare le piante su cui si avvolge.
Mio marito ha sempre un conto aperto con questa pianta che cresce rapidamente, per cui va sempre tenuta sotto controllo. A me non dispiace: in primavera ha fiori bianchi leggermente profumati, in estate forma macchie impenetrabili insieme a rovi, rose canine e prugnoli; in inverno i suoi semi hanno lunghi filamenti piumosi, adatti ad essere portati lontano dal vento.
Le foglie della pianta sono velenose perchè, come tutte le Ranuncolacee, contengono saponine ed alcaloidi. Ma le foglie giovani ne contengono una piccola quantità, che si inattiva con la cottura. Perciò nella cucina popolare di molte regioni d’Italia si usano i giovani getti per farne frittate: basterà usarne una piccola quantità e scottarli in acqua bollente prima di mescolarli alle uova battute. Si può poi condire a piacere con sale, pepe, parmigiano. I getti hanno un gradevole sapore amarognolo.