ricoprire una borsa con il crochet

All’inizio era una vecchia borsa logorata dall’uso destinata al secchio dei rifiuti indifferenziati. Mia figlia me l’ ha portata dicendo: “Vedi cosa puoi farci!”. All’inizio ho pensato di buttarla e non pensarci più, ma poi mi sono fatta prendere dalla febbre del riciclo a ogni costo ed ho tirato fuori tutti i miei avanzi di cotone e questo è il risultato.

Per chi volesse farla può ispirarsi alle spiegazioni che seguono adattando le misure. Si può fare anche come borsa ex novo, in questo caso bisognerà foderarla.

Spiegazioni

Occorrono avanzi di filo di cotone, un uncinetto n.3,5 e un cordoncino lungo 1 metro per il manico. Invece del cordoncino si può usare il gros-grain.

Lavorare il fondo della borsa a m. bassa a righe avanti e indietro di vari colori. Il mio rettangolo misura 24 cm x 10.

Intorno al perimetro del rettangolo lavorare: 2 catenelle, 1 m. alta, saltare 1 maglia, *2 m. alte chiuse insieme, saltare 1 maglia*. Ripetere da * a * fino alla fine del giro, chiudere con mezza m. bassa sulla prima maglia.

Continuare allo stesso modo il secondo giro e poi tutti i successivi iniziando con 2 catenelle al posto della prima m. alta e chiudendo ogni giro con mezza m. bassa sulla seconda catenella d’inizio. Ad ogni giro ho cambiato colore. Se il lavoro tirasse troppo lavorare ogni tanto 1 catenella fra i gruppi di 2 m. alte.

Ho lavorato così per 20 cm, poi ho tagliato il filo e affrancato.

Ho incollato il fondo rettangolare al fondo della borsa e cucito l’ultimo giro alla chiusura lampo della vecchia borsa.

Manici

Ho iniziato una catenella di 1 metro e sopra di questa ho lavorato a m. bassa avanti e indietro per 4 righe cambiando colore ad ogni riga. Ho ottenuto una lunga striscia all’interno della quale ho inserito un cordoncino circondandolo con i lembi della striscia cuciti fra loro.

La borsa è pronta, è a costo zero, c’è voluto poco lavoro e sono riuscita anche a finire i miei avanzi di filo!

da maglietta ai ferri a rete per la spesa

Questa era una maglietta lavorata ai ferri da mia nonna, non so più per chi e quanti decenni fa. Era bella e particolare con questo punto che credo sia il punto a noccioline ai ferri. Passata di mano in mano senza che nessuno avesse il coraggio di buttarla, alla fine ormai logora e sformata ho deciso di farla rinascere a nuova vita. Se non è più possibile indossarla come maglietta si può però farne una rete per la spesa! Il filo anche se usurato è piuttosto grosso e quindi ancora capace di portare pesi.

Non sono nuova a questi tentativi di riutilizzo: qualche tempo fa ho trasformato in maniera simile un’altra maglietta facendola diventare una borsa per il mare. Ne ho parlato in questo post.

Anche in questo caso ho scucito le spalle e disfatto la maglia partendo dal collo fino all’incavo manica.

Con ferri n. 5 (adatti alla grossezza del filato) ho intrecciato le maglie per circa 7 cm sia all’inizio che alla fine del davanti e per tutto il dietro, poi ho lavorato un rettangolo a maglia legaccio sulla parte centrale del davanti per un’altezza totale di 10 cm. Ho intrecciato e poi ho cucito il rettangolo sui lati e sul lato più lungo al dietro in modo da formare il fondo della borsa.

Ho poi lavorato due manici all’uncinetto facendo una catenella di 52 cm e lavorando poi 5 righe avanti e indietro di maglia bassa con un uncinetto n. 5.

Ora la parte inferiore della maglietta, quella con il bordo a coste è diventata la parte superiore con l’apertura della borsa, quindi qui ho cucito qui i due manici.

Ecco la borsa finita!

un sottopentola ricicloso

I nastrini di rafia che chiudono i sacchetti dei nostri biscotti preferiti, comprati ad un forno di paese, sono proprio carini, tutti colorati. Così ho deciso che non potevo buttarli, ma dovevo tentare di riciclarli, quindi ho cominciato a metterli da parte.

La rafia non è facile da lavorare: è grossa, rigida e fatta di tanti pezzetti piuttosto corti, questa usata per legare i sacchetti in particolare. Così mi è venuta l’idea di farci un sottopentola coloratissimo.

Ho usato un uncinetto n. 6, ho fatto un cerchio magico e all’interno ho lavorato 6 maglie basse, ho continuato a lavorare a spirale cambiando colore spesso, quando si esauriva il laccetto, aumentando in modo tale da ottenere un cerchio.

Non ho ancora finito il lavoro, dovremo mangiare ancora biscotti perché raggiunga una dimensione adatta! Lo faremo volentieri! 🙂

decori natalizi con materiale riciclato

Santa Lucia, la giornata più corta che ci sia, recita il proverbio. Ci avviciniamo al solstizio d’inverno e al Natale. Giornate corte che portano a lavorare volentieri con le mani e a realizzare addobbi scintillanti e a colori vivaci, adatti a propiziare l’aumento delle ore di luce come facevano i nostri antenati. Tanto meglio poi se questi addobbi sono realizzati con materiali di recupero.

Per questi decori rossi ho utilizzato anelli da tenda, poco filo rosso, pochissimo filo argentato, pendagli e pendaglietti di orecchini spaiati o sorprese dell’uovo di Pasqua mai utilizzate. Ho lavorato intorno a un anello per tenda un giro a maglia bassa in modo da coprirlo tutto e un secondo giro ad archetti (1 m. bassa, 2 catenelle, saltare 1 maglia), in alternativa ho fatto un giro a m. bassa con il filo argentato. Senza dimenticare l’asola per appenderli.

Con una vecchia cravatta, 2 perline e del filo ho realizzato la campanella. Basta tagliare la parte più stretta della cravatta a circa 10 cm dall’estremità, ripiegare in dentro la parte tagliata e fissarla con punti invisibili, poi infilare le perle in un filo da collane, fare un nodo ad un capo, infilarlo nella collana e fare un’asola all’altra estremità. Stringere la campanella con del filo argentato in modo da bloccare il filo all’interno.

Con ritagli di stoffe è fatto il presepe riciclato, seta per la Madonna e i Re Magi, vecchie giacche per San Giuseppe, i pastori, l’asino e il bue, un asciugamano di spugna e una ghianda per la pecorella. Il filo si ferro dà loro il sostegno e un quadrato di cartone la base.

presepe di Diana

coperte fatte a mano

Comincia a far freddo, le coperte fanno piacere, ancora di più se si fanno a mano: a maglia, all’uncinetto o ancora meglio riciclando i ritagli di stoffa come in questa trapunta

IMG_0041

o i vecchi maglioni come in questo plaid.

Per riciclare gli avanzi di lana invece si può fare un plaid con i quadrati della nonna,

lavorivari 013 - Copia

in questo caso sono degli esagoni!

plaid

Un paesaggio marino di lana a crochet con tanti animaletti colorati terrà caldi i più piccoli. Le spiegazioni sono in questo post.

Questo plaid è invece realizzato a punto Tunisi, con i ricami a punto croce,

plaid tunisi (2)

regali di Natale fatti a mano

In questo Natale particolare in cui è meglio non girare troppo per negozi e in cui vedremo pochissime persone, possiamo però dedicarci a recuperare la nostra manualità e fare a mano piccoli regali per le persone più care. Saranno sicuramente graditi e saranno fonte di soddisfazione per chi li fa.

Ho raccolto un po’ di idee di piccoli oggetti, sciarpe, guanti, cappelli, giocattoli che ho fatto negli anni. Cliccando sul link si possono trovare le spiegazioni.

I portatovaglioli sono semplicissimi e rapidi da fare e si possono utilizzare avanzi di filo. La spiegazione è qui.

Gli asciugamani ricamati fanno piacere a una donna romantica

Un cappello caldo è rapido da fare e gradito da chi lo riceve. La spiegazione per farlo è qui.

Ancora meglio se è abbinato a una sciarpa morbida. Qui le spiegazioni per la sciarpa.

Gli scaldapolsi si fanno in poco tempo. la mia spiegazione è qui.

Chi preferisce lavorare ai ferri può fare questi.

mezzi-guanti-ai-ferri-

Gli astucci per smartphone possono farsi con ritagli di jeans o vecchie cravatte.

Un papavero a crochet può rallegrare un normale strofinaccio da cucina o una presina. Qui le spiegazioni.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è strofinaccio-con-papavero-a-crochet.jpg

I sacchetti per la lavanda sono profumati e rapidi da fare.

Un astuccio a forma di gatto è simpatico e facile da fare. Qui le spiegazioni.

Per un neonato si può fare a crochet una palla Montessori. Qui le spiegazioni, sono in inglese, ma le foto rendono chiaro il lavoro da fare.

Un poncho colorato terrà caldo e il bimbo. La spiegazione è qui.

Lo zainetto con la Pimpa sarà gradito ai più piccoli. Qui le spiegazioni.

Le scarpette bianche e rosse sono un regalo per festeggiare il primo Natale. La spiegazione è qui.

Per il primo Natale va bene anche il bavaglino ricamato.

Qualcosa di dolce è sempre gradito, soprattutto se fatto in casa, qui ci sono un po’ di idee con la ricetta.

Per la tavola di Natale, anche se i commensali saranno pochi, un salvagocce a crochet che si fa in pochissimo tempo. Le mie spiegazioni sono qui.

E per finire il pupazzo di neve sorridente si può appendere all’albero.

cosa fare con le vecchie cravatte

Anche se le cravatte sono poco usate in casa mia, o forse proprio per quello, ne ho avute a disposizione sempre una discreta quantità, in bei colori vivaci e tessuti delicati come la seta. Mi sono sempre chiesta come riciclarle e questi sono alcuni dei lavori che ho fatto con esse. Cliccando sopra alcune foto si apre l’articolo con le spiegazioni.

Collane

portacellulare

borse

sacchetti per lavanda

 

e perfino i vestiti per i personaggi di un presepe fatto a mano

 

 

 

sacchetti di stoffa per la lavanda

La nostra piccola piantagione di lavanda è al suo secondo anno di vita, quest’anno il raccolto sarà più abbondante. Approfittando del riposo forzato ho cucito tanti sacchettini per contenerla, utilizzando tutti i ritagli di tessuto che conservo.

Quelli bianchi li ho decorati con applicazoni a crochet

Questi sono invece i sacchetti ricamati che feci anni fa.

lavoretti riciclosi

Va bene, #iorestoacasa, ma qualcosa da fare me lo devo pure inventare! Così dopo aver riordinato, pulito, cucinato, lavato, stirato, scritto, letto, chattato, telefonato, mi dedico anche al mio uncinetto rilassante. Il problema è che i negozi sono chiusi ed allora vado alla ricerca di tutto quello che si può lavorare all’uncinetto. Così dopo aver racimolato tutti gli avanzi di lana e di filo di cotone per farne progetti colorati, attacco con le riserve di vecchie magliette, sempre abbondanti e rifornite dai figli che sono ben contenti di non buttare niente.

Ecco così che dopo averle fatte tutte a strisce ed averne ricavato fettuccia (sul blog di Doria unideanellemani si può trovare come fare), in pochissimo tempo ho pronto un nuovo tappetino per sostituire quello che dopo innumerevoli lavaggi era arrivato un po’ alle corde.

Ed ecco il risultato.

Nel tempo ne ho fatti proprio tanti: grandi e piccoli, quadrati, rettangolari, rotondi e ovali. I colori sono poi diversi ogni volta, dipendono dalla dotazione del momento. ma è sempre divertente assortirli! Qui un campionario!

un cuscino morbido e ricicloso

Cosa fare con i vecchi maglioni? Alcuni modi di riutilizzarli li avevo descritti in questo post. Nel tempo altri maglioni sono stati scartati, uno mi intrigava particolarmente: lavandolo si era parzialmente infeltrito e molto ristretto, ma rimaneva abbastanza morbido e pelosetto.

Ho pensato di farne un cuscino gattone. Ho tagliato via le maniche e l’apertura del collo, ho sagomato le orecchie ed ho cucito i lati aperti superiori con filo di lana.

Ho lavorato gli occhi all’uncinetto con filo di lana sottile bianco e verde, li ho cuciti sul cuscino e sempre con filo di lana ho ricamato la pupilla, la bocca, il naso e i baffi.

Infine ho riempito il cuscino di ovatta sintetica ed ho cucito anche il lato inferiore.

Il gattone è pronto a sorridere dal divano!

 

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