Erano gli inizi di giugno di trenta anni fa quando decidemmo di fare un passo importante e con i limitati soldi a disposizione comprammo un vecchio casale di campagna e un po’ di terra in cui rifugiarci dalla vita in città e far crescere i nostri figli più vicini alla natura. Il casale era diroccato, ma affacciato sul bellissimo panorama della valle del Tevere e dell’armoniosa campagna umbra con il suo mare argentato di olivi.
Fu così che iniziò la nostra avventura in campagna con tante tappe intermedie: la ristrutturazione del vecchio casale cadente durò molti anni, intanto però sfruttavamo quello che avevamo, si poteva frequentare quel bellissimo posto anche se il casale non aveva porte né finestre.
Si poteva dormire e cucinare come se fossimo in campeggio! Per i miei figli bambini era un gioco entusiasmante, correre nei prati, farsi una casetta di canne, arrampicarsi sul vecchio mandorlo, fare polpette e statuine di argilla, coccolare i gatti che circolavano ed adottarne una che sarebbe rimasta con noi per vent’anni.
Con gli anni riuscimmo a rendere il casale abitabile e comodo e poco alla volta comprammo oliveti confinanti diventando produttori di olio.
Piantammo molti alberi da frutto, la vigna, siepi di piante del territorio, quasi cinquanta specie di piante diverse, senza contare le varietà.
Cominciammo anche a produrre vino.
Ora dopo trent’anni i nostri oliveti si sono moltiplicati, la terra costa poco perché richiede molta fatica. I nostri figli sono adulti ed hanno un grande amore per quel posto e rispetto e conoscenza per la natura. Sanno che il lavoro nei campi richiede impegno e dedizione, ma ripaga con la bellezza del territorio e la bontà dei suoi frutti.
Intanto è arrivata una generazione nuova nuova che può gattonare, camminare e correre sui prati, arrampicarsi sugli alberi, impararne il nome, scoprire i tanti animaletti che vivono intorno, “aiutare” nei lavori dei campi, imparare che la frutta si coglie dagli alberi e non al supermercato e i pomodori e le zucchine si raccolgono dalla pianta dopo aver lavorato la terra, piantato, innaffiato.
Può scoprire il tramonto del sole all’orizzonte e non dietro il palazzo di fronte e il trasformarsi delle piante col volgere delle stagioni,
che molte erbe spontanee sono buone da mangiare e i fiori sono bellissimi, ma vanno rispettati.
Quando fin dalla nascita hai vissuto in una natura bella e ricca di doni ed hai apprezzato la soddisfazione di una fatica che porta frutti non lo puoi più scordare, ciò farà di te una persona curiosa, rispettosa, saggia e equilibrata. Abbiamo bisogno di persone così!