Continuo i miei articoli sui nomi di città e paesi, questa volta mi dedico a quelli determinati da caratteristiche geografiche. Alcuni sono piuttosto semplici da spiegare: tutti quelli che iniziano con Monte, Montagna, Mon, sono tantissimi, con i loro derivati come Demonte e Tramonti.

Monte San Biagio (Lt)
Altrettanto numerosi sono quelli che iniziano con Valle o con Isola, in genere collocati fra due corsi d’acqua, ma anche Ischia viene dal latino insula. A questi si aggiungono i numerosissimi Poggio, dal latino podium, rialzo e Colle o Col cui si aggiunge anche Colico.

Il territorio collinoso delle Langhe
Esistono anche i derivati di Sasso e Pietra o Petra. Numerosissimi sono anche i Capo e i Fiume, Fiumefreddo, Fiumicino. Lastra sorse presso una lastra di pietra.
Chiaro è anche il significato di Erto, Altavilla, Cuneo, inserita fra due fiumi, Padula e Paduli, Conca, Costa, Pianosa, Antro, Gorgo, Chiusa, Golfo.

Meno immediato è riconoscere il legame con la geografia di altri toponimi, a volte risalenti alla preistoria, a lingue preindoeuropee. È il caso per esempio di nomi che iniziano con Alba, molto diffusi in Liguria e Piemonte, ma non solo: Albenga, Albissola, Alba, Àlbera ligure, con il significato di città, ma anche di altura, città su un’altura. Anche Bergamo sembra derivare da una parola preindoeuropea berg con significato di colle.
Al sud Matese, Matino, Mattinata, Matera derivano probabilmente da un prelatino mat con il significato di altura, monte.

Matera
E sempre ai monti, elementi geografici determinanti, si riferiscono antichi toponimi che iniziano con Taur: Taormina, Taurasi, Taurianova e la stessa Torino.

Torino
Ancora ai monti si rifanno questi nomi di origine celtica: Briga, Brescia, Brianza, da briga: altura. Nell’Italia centrale molti nomi derivano da un termine osco pestlum, altura, come Pescasseroli, Pescocostanzo, Pescolanciano, Pescopennataro, Pescorocchiano, Pescopagano e anche Pesche.

Pesche (Is)
Quelli che iniziano con Morra o Morro risalgono ad un termine prelatino morr/murr con significato di sporgenza. Anche la radice etrusca vel significa probabilmente monte, altura. È il caso di Volterra, Bolsena, l’antica Velzna, Velletri, Velino. Tivoli è l’antica Tibur da un antico teba, colle.
Acuto, Acri, Asolo, forse anche Agrigento derivano da una radice indoeuropea ak, cima di monte e ai monti si riferisce anche il nome di Gibellina questa volta dall’arabo gibal. Carsoli come Carso e Carnia da una parola pre-indoeuropea kar con il significato di luoghi rocciosi. Orio dal latino orum margine, orlo. Otricoli e Antrodoco si rifanno al latino okris, monte sassoso. Gorizia deriva dal termine sloveno gòrica, collina. Gropello da groppo, altura.

Rovine di Ocriculum
Tocco ha origine dal latino thocum, sella; Socchieve da sub clivus, sotto il poggio, c’è anche un Clivio e un Cocullo, cappuccio, con il significato di altura. Tagliacozzo sta sulla cima del cozzo, la collina. come Cocconato dal latino coccum, piccolo dosso.
Foppolo risale ad una concavità del terreno dal latino fovea fossa, stesso significato per Cuvio, Gorga (gola, fosso stretto e profondo), Buttrio, Budrio e Botricello dal greco bothros, voragine, fosso, Galatro dal greco khàradros, voragine, burrone. Tutti paesi abbarbicati sull’orlo di un burrone, in posizione difendibile. Anche Amalfi, Melfi, Molfetta risalgono a un termine mediterraneo melf o malp forse con il significato di concavità, voragine. Come Nurra, regione sarda con il significato di voragine.

Le numerose Chiusa con Chisone e Clàut indicano le strettoie dei monti, il restringersi di una vallata.
Capena deriverebbe da una voce etrusca cape vaso, conca, come Brenta che deriva però da un prelatino di area settentrionale.
Gravellona, Gravedona, Gravere derivano dal celtico grava, area ghiaiosa, mentre Gravina risale ad un vocabolo meridionale che significa burrone. Ravenna risale a un prelatino rava, terreno franoso e fangoso, Gandino e Gandellino risalgono al termine lombardo-alpino ganda, frana, stesso significato per Deruta. Giovo è il latino jugum montis, passo, valico, stesso significato per Furci.
A grotte, cavità e avvallamenti presenti nel territorio si riferiscono i toponimi Balme (da una parola piemontese che significa grotta), Canistro riferito a luoghi dove si trovano cavità carsiche, Cava de’ Tirreni, Andreis (dal latino antrum).

Andreis, faglia periadriatica
Alcune città presero il nome dalla forma della costa su cui sorsero: Trapani da drepàne, falce, Genova da una base indoeuropea geneu ginocchio e Ancona dal greco agkòn, gomito.

Ancona
Per finire qualche toponimo che si riferisce ad altre caratteristiche geografiche del territorio come Carapelle dal prelatino carapone, gorgo, palude, Lama, anch’esso con il significato di palude, come Vado; Genga da un antichissimo termine per marna, tufo argilloso; Trebisacce risale al greco trapezkion, piccola tavola, con riferimento al tavoliere su cui sorge il paese e Linguaglossa, attestato nel medioevo come Lingua Grossa con riferimento ad una lingua di lava eruttata dall’Etna.

Le pendici dell’Etna presso Linguaglossa
Infine un toponimo che mi intriga molto: Nave e Nava, un termine antichissimo che risale a popoli prelatini, presente nell’Italia centro settentrionale con il significato di pianura, conca circondata da monti. Lo stesso termine l’ho ritrovato in Spagna con lo stesso significato.