
A Sant’ Anatolia di Narco, in Valnerina si può visitare un interessante e completo Museo della Canapa, fibra tessile ora dimenticata, ma un tempo coltivata dalle famiglie e trattata in casa in tutti i passaggi per renderla adatta alla tessitura. Le famiglie avevano il proprio telaio e le ragazze si tessevano la biancheria per il proprio corredo.

Una paziente e appassionata ricerca ha permesso di recuperare gli antichi telai, gli orditoi e gli altri strumenti per la lavorazione e la tessitura e di esporli in diverse sale di quello che è diventato un museo diffuso e un laboratorio di didattica della tessitura.
La canapa una volta raccolta veniva messa a macerare, poi battuta per liberarla della parte legnosa, quindi veniva il momento della filatura ed infine si tesseva.
I telai erano di legno massiccio e una volta sparita la tradizione della tessitura casalinga molti furono fatti a pezzi per farne legno per il camino. Questo bel telaio fu recuperato e restaurato per farci conoscere un aspetto delle vecchie tradizioni ora dimenticato.

Questo dell’immagine sotto è invece un telaio per fasce da neonato, niente a che vedere con i moderni pannolini usa e getta!

Nel museo ci sono anche esposte opere d’arte fatte con la canapa e i “lenzuoli sospesi”: grandi lenzuoli che le donne si riuniscono per ricamare insieme. Ognuna ricama il suo nome o un simbolo su un angolo di lenzuolo. Un modo di lavorare in compagnia, chiacchierando e scambiando ricordi. Il lenzuolo una volta finito viene esposto come un’opera d’arte.