gemme, boccioli, fiori

Ieri è stato il primo giono di primavera, l’equinozio. La rinascita della natura è cominciata già da qualche settimana, qualche pianta è più precoce ed approfitta degli ultimi giorni d’inverno per fiorire o dei primi della primavera meteorologica. Altre sono più prudenti, così che passeggiando nei campi si possono incontrare gemme ancora chiuse, ma così gonfie che basterà un giorno per aprirsi,

altre che sono ancora bene avvolte nelle brattee,

qualcuna ha già fatto spuntare le nuove foglioline impazienti di catturare i raggi tiepidi del sole.

Gli alberi di pesco hanno già fatto aprire i primi fiori e le prime gemme a foglia,

i prugnoli e i biancospini sono invece nel pieno del loro splendore, profumati e ronzanti!

fiori che non sono fiori

I fiorai in questo periodo offrono in abbondanza le stelle di Natale (Euphorbia pulcherrima), molto apprezzate per le feste di fine anno per il bel colore rosso augurale. Contrariamente a quello che appare però il vero fiore di questa bella pianta è giallo e piccolino, si nota al centro di quelle che sono in realtà brattee, cioè foglie modificate che assumono il colore rosso.

Altre piante dello stesso genere hanno i fiori circondati da brattee, questa volta meno appariscenti come in questa euforbia spontanea comune nei nostri prati.

Euphorbia sp.

Le brattee colorate e grandi hanno una funzione analoga a quello dei petali: servono per attirare gli insetti impollinatori.

Molte piante hanno brattee appariscenti e fiori piccoli e insignificanti. Alcune sono piante spontanee dei nostri luoghi come l’Aro o Gigaro (Arum sp), una pianta erbacea che in primavera ha un’ampia brattea a forma di spada che circonda un’infiorescenza allungata dall’ odore di sostanza organica in decomposizione, attira così gli insetti impollinatori.

Altre vengono da luoghi lontani e climi diversi come la Bougainvillea che deve la sua bellezza non ai fiori, piccoli e giallini, ma alle brattee che esistono in tanti bellissimi colori.

monte s.Biagio settembre 12 012

Fra le piante dei nostri giardini e appartamenti apprezzate per le belle brattee ci sono ancora le calle, le ortensie, l’anthurium.

ricamare alberi

Progettare, ricamate, lavorare all’uncinetto alberi è un’attività che mi piace molto, è rilassante e il risultato che ottengo è gradevole. Qui una serie di lavori che hanno gli alberi come protagonisti. Il primo l’ho lavorato a punto a croce su tela che poi ho cucito su un cuscino già pronto.

Per il pannello con l’albero fiorito ho ricavato il tronco e i rami da vecchi jeans ed ho lavorato all’uncinetto fiori, foglie, farfalle e uccellino. Le spiegazioni per le applicazioni le ho scritte qui.

Per questo pannello con gli animaletti colorati invece l’albero è fatto tutto a crochet.

Infine l’alberello di Natale per accompagnare un pacchetto.

la natura è grande

Oggi è il solstizio d’estate, il primo giorno dell’estate astronomica, i giorni intorno al solstizio sono più lunghi dell’anno e la natura è al massimo del suo splendore!

La natura è grande nelle grandi cose ma è grandissima nelle piccole”. Plinio il Vecchio

 

fiori di primavera a novembre

Non è normale se a inizio novembre il pero e il lillà sono in fiore e gli olivi stanno mettendo le foglie nuove e qualche fiore è spuntato anche al gelsomino giallo!

Può essere piacevole vedere queste fioriture, ma sono fuori stagione, le piante sono state ingannate dalle temperature eccessivamente alte di ottobre che hanno dato il segnale per nuove fioriture; un’inutile fatica per la pianta perchè questi fiori non riusciranno a dare frutti e le foglie appena spuntate rischiano di morire per le gelate invernali.

Il mese di ottobre è stato il più caldo mai registrato e questi fenomeni sono un segnale dell’anomalia climatica, certo non la più disastrosa, ma ugualmente inquietante.

dai fiori ai frutti

Le giornate si allungano e sono più tiepide, fin da febbraio sono cominciate le fioriture degli alberi da frutto, per primi i mandorli, i più precoci, i cui petali si confondono con fiocchi di neve. “…la fioritura del mandorlo è già finita. In piccoli sbuffi e briciole e stelle, assomiglia moltissimo a fiocchi di neve disseminati dall’inverno.” (D.H.Lawrence. Mare e Sardegna, Ilisso ed.)

fiori di mandorlo

Le piante affidano ai colori ed al profumo dei fiori il compito di attrarre gli insetti che dovranno trasportare il polline di una pianta ad incontrare gli ovuli di un’altra affinché avvenga una fecondazione e sia garantita una rimescolanza dei caratteri genetici.

mandorle in giugno

Dalla fecondazione si generano i semi che racchiudono gli embrioni delle future pianticelle. Il frutto zuccherino e appetibile che circonda molti semi deve attirare altri animali, uccelli e mammiferi, che cibandosene ne garantiranno la disseminazione.

Per tutta la primavera e l’inizio dell’estate si susseguono le fioriture, in marzo gli albicocchi e i peschi

alviano 15 marzo 14 008

poi i prugni

fiori di pruno a marzo

prugne

e i ciliegi con una profusione di fiori bianchi e leggermente profumati

primavera 08 023

i primi di aprile i petali sono caduti e già l’ovaio dei fiori di ciliegio si è ingrossato, compaioni i frutticini piccoli e verdi

alviano 10 aprile 16 004

che in poche settimane si trasformeranno negli allegri e saporiti frutti.

calanco maggio 12 003

I meli fioriscono in aprile e avranno bisogno di più tempo, i primi frutti cominceranno a maturare a fine estate.

fiori di melo 10 aprile

Pera agostina

così fanno anche i cotogni che hanno fiori bellissimi

fiori di cotogno

e frutti autunnali belli e profumati.

cotogne

Le rose canine fioriscono in maggio, fruttificheranno in autunno e rimarranno sulla pianta per tutto l’inverno, riserva di cibo per gli uccelli che non migrano.

alviano maggio 12 023

036

I giuggioli fioriscono quando è ormai estate,

alviano 10giu 008

le giuggiole matureranno alle soglie dell’inverno.

vendemmia 13 041

È ormai caldo quando fioriscono i melograni

alviano 10giu 035

i frutti saranno maturi in autunno

corbezzole

Alcune piante come i corbezzoli hanno sia i fiori che i frutti maturati dai fiori dell’anno precedente.

corbezzolo

Per tutto ciò è indispensabile l’opera infaticabile degli insetti impollinatori, senza dei quali non ci sarebbero semi, né frutti.

Parco Maremma 080

Alcune piante ne fanno a meno: l’impollinazione avviene grazie al vento che trasporta grandi quantità di polline a grandi distanze. È così per i noccioli

alviano 7 gennaio 15 030

e gli olivi che in aprile sono in piena fioritura.

alviano maggio 12 021

foto di Andrea Gaddini

 

fiori

In primavera nei prati e nei giardini esplodono le fioriture con una grande varietà di colori e profumi; diversissimi fra loro sono anche la forma e le dimensioni,  dai piccoli fiori bianchi a quattro petali ai grandi girasoli gialli, ai complicati fiori delle orchidee, in alcune specie simili agli insetti da cui devono essere impollinati.

 novembre 12 026

Orchys purpurea

alviano giugno 12 029

Dimensione, forma, colore e profumo dei fiori sono strategie biologiche per attrarre gli insetti impollinatori. L’impollinazione è l’evento necessario per la fecondazione delle piante: dalla fusione delle cellule germinali maschili, contenute nel polline, e femminili, contenute nell’ovaio, si forma il seme, all’interno del quale c’è l’embrione della nuova pianticella. La maggioranza delle piante superiori viene impollinata da insetti (piante entomofile).

alviano maggio 12 023

Il polline che feconda gli ovuli può provenire dalla stessa pianta o da piante diverse della stessa specie, in questo caso si ha un’impollinazione incrociata che permette una ricombinazione dei caratteri dei genitori e quindi piante con caratteri ibridi che aumentano la diversità biologica e permettono l’adattamento a condizioni ambientali differenti. Per questi motivi la fecondazione incrociata è diffusissima in natura e facilitata da meccanismi come l’autoincompatibilità, la presenza di fiori separati maschili e femminili, a volte portati da piante diverse, la maturazione separata nel tempo di ovuli e polline.

calanco maggio 12 043

Il polline contenuto sugli stami deve essere trasportato sullo stigma, al vertice del pistillo dove germina e raggiunge gli ovuli contenuti nel sottostante ovario. Le parti del fiore sono disposte in modo che l’insetto tocchi le antere (le porzioni terminali ingrossate degli stami) o lo stigma o entrambi così che l’impollinazione viene effettuata ogni volta che l’insetto si muove da un fiore all’altro della stessa specie.

fiori di mandorlo

La forma accattivante delle corolle è adatta a volte ad un ristretto numero di specie di impollinatori, se non ad una sola. Alcune specie hanno bisogno di insetti dal lungo apparato boccale, che riescano ad arrivare al nettare in fondo allo stretto passaggio.

lavanda16 - Copia

La forma tubolare di alcuni fiori fa sì che il polline contenuto sugli stami aderisca al corpo degli insetti che vi si introducono per succhiare il nettare in modo da depositarlo sul pistillo del fiore che visitano successivamente.

estate 12 027

Oltre alla forma anche il colore del fiore è importante per attirare gli insetti e per consentire un facile riconoscimento di fiori della stessa specie che dopo il primo devono essere visitati perché ci sia impollinazione.

Gli insetti sono in grado di percepire lunghezze d’onda invisibili all’occhio umano. Alcune colorazioni sembrano attirare determinate categorie di impollinatori, i bombi ad esempio preferiscono il violetto, le api il blu, il viola e il giallo.

val malenco - Aconito

flora spontanea

alviano 10giu 035

Macchie nere all’interno del petalo come nei papaveri funzionano da guida per attirare l’insetto fino agli stami ed all’ovaio.

rosolaccio (Papaver rhoeas)

In altri fiori come la malva lo stesso scopo hanno le strie più scure che guidano all’interno del fiore.

alviano maggio 12 062

Anche il colore diverso del centro del fiore serve a evidenziare la zona dove sono l’ovaio e gli stami contenenti il polline.

alviano 29 marzo 14 003

Nelle Composite quelli che a noi sembrano fiori sono in realtà dei capolini formati da moltissimi fiori disposti in modo compatto a formare un disco orizzontale. I fiori periferici sono quelli che costituiscono la corolla, sono sprovvisti di stami, ma sono appariscenti per attrarre gli insetti, mentre quelli centrali hanno gli stami e producono semi.

marzo 14 024

In alcune piante il colore appariscente è quello di foglie trasformate (brattee) come nella bougainvillea dove i fiori sono piccoli e  giallini al centro delle brattee colorate.

monte s.Biagio settembre 12 012

Anche il profumo è importante per attirare gli insetti, o meglio l’odore, perché non tutti i fiori profumano, alcuni anzi hanno un odore decisamente sgradevole per gli esseri umani, ma attraente per alcune specie di insetti impollinatori, come l’aro che emette un odore di carne in putrefazione per attirare le mosche.

alviano 007

Le piante che non vengono impollinate dagli insetti ma dal vento (anemofile) hanno fiori poco appariscenti,  perché non hanno bisogno di essere attraenti, come nel caso dei fiori delle graminacee, dell’olivo o del nocciolo. Il polline delle specie anemofile viene prodotto in enorme quantità perché molto non riuscirà a raggiungere l’obiettivo e si disperderà portato dal vento.

alviano 7 gennaio 15 016

La mancata impollinazione può essere dovuta a cause naturali come eccessive piogge o vento persistente o da fattori inquinanti come fitofarmaci che uccidono gli insetti. L’uso eccessivo di insetticidi e la scomparsa di molte specie spontanee considerate malerbe ha portato alla drastica diminuzione di molti insetti impollinatori con conseguenze negative anche per le piante orticole e gli alberi da frutto.

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