
Batacchio, picchiotto, battente, battiporta, tanti termini per indicare un oggetto oggi desueto, ma ancora presente sui portoni delle case dei piccoli centri italiani.
Utilizzati fin dall’antica Roma per bussare ai portoni e annunciarsi ai padroni di casa, erano spesso semplici anelli di metallo, ma altre volte rappresentavano figure più o meno complesse, fatte in serie o forgiate da abili artigiani, a volte veri artisti.
Curiosando sui portoni dei nostri borghi si possono trovare pugni, teste egizie, teste di leone e di animali vari, aquile per darsi un tono d’importanza.

Sui muri delle antiche case sono a volte ancora conservati altri oggetti desueti: gli anelli per legare gli animali. Anche questi hanno forme diverse, a volte semplici anelli, a volte ci sono anche raffigurate le teste degli animali, reali o immaginari.



Le vecchie case di campagna si limitavano a incorporare nella muratura una pietra forata cui attaccare l’asino.

Nella bella e ospitale Bertinoro, circondata da vigneti esiste ancora la colonna dell’ospitalità, dove ogni anello era collegato a una famiglia che avrebbe ospitato il viandante che avesse attaccato ad esso il suo cavallo.
