la punta della radice

La punta della radice ha il potere di dirigere il movimento delle regioni adiacenti; agisce come il cervello di un animale inferiore; il cervello essendo situato nella parte anteriore del corpo, riceve impressioni dagli organi di senso e dirige i diversi movimenti…...

Crediamo che nelle piante non ci sia una struttura più meravigliosa, per quanto riguarda le sue funzioni, dell’apice radicale. Se la punta è leggermente pressata o bruciata o tagliata, essa trasmette un’influenza alle parti adiacenti superiori, provocando con la curvatura il loro allontanamento dal sito colpito…

Se l’apice percepisce che l’umidità dell’aria è superiore su un lato che su un altro, esso trasmette un’influenza sulle parti adiacenti, che piegano verso la fonte dell’umidità.

Quando la luce colpisce l’apice della radice…. le parti adiacenti si allontanano dalla luce, ma quando sono stimolate dalla gravità, le stesse parti piegano verso il centro della gravità.”

(C. Darwin. Il potere di movimento delle piante)

Oggi sappiamo che l’apice radicale è ancora più progredito di quanto Darwin stesso immaginasse, essendo in grado di percepire fino a 15 differenti parametri fisico-chimici provenienti dall’ambiente: fra questi oltre alla gravità, luce, umidità e pressione ci sono l’ossigeno, l’anidride carbonica, il monossido di carbonio, l’etilene, i metalli pesanti, l’alluminio, numerosissimi gradienti chimici, il sale ecc.

(Stefano Mancuso, Uomini che amano le piante. Giunti ed.)

solstizio d’estate

Oggi è il giorno del solstizio d’estate, come ogni anno le giornate sono andate via via allungandosi per ben sei mesi, dal giorno del solstizio d’inverno, i cicli astronomici si susseguono sempre uguali e gli esseri umani li hanno da sempre seguiti e rivestiti di significati religiosi o magici, perchè la loro vita dipende da essi!

In campagna questi cambiamenti si notano particolarmente, la natura rispetta questi cicli con poche variazioni da un anno all’altro, quando ai cicli astrali si sovrappongono quelli metereologici.

Dalla mia finestra posso vedere il tramonto del sole all’orizzonte e seguire come esso si sposta nel corso di sei mesi raggiungendo al solstizio il punto estremo, per poi tornare indietro e raggiungere il punto estremo dall’altra parte.

Ho seguito ogni anno il cambiamento e mi hanno affascinato i riti del solstizio. Ne ho scritto qui e qui.

Quest’anno farò di nuovo il nocino, il liquore che mescola magia e bontà. La mia ricetta è qui.

fiori viola

Inizio estate, in campagna esplodono le fioriture e i colori. tante sono le sfumature dei fiori viola, determinanti per attirare gli insetti impollinatori.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è alviano-giugno-12-029.jpg

Viola chiaro, lilla che sfuma nel rosa, viola che sfuma nel celeste, il viola tipico dei fiori di malva con le loro strie più scure che indirizzano gli insetti verso il centro del fiore dove c’è il nettare e il polline.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è alviano-maggio-12-0621.jpg

I pigmenti che determinano le varie sfumature di viola e di blu sono gli antociani (dal greco: fiore blu). Il colore dipende dalla quantità di pigmenti determinati per via genetica in una varietà pressoché infinita di sfumature rese ancora più varie dalla natura del terreno e dai sali minerali in esso presenti, dall’ambiente acido o alcalino del fiore e dall’insolazione.

Per noi sono una gioia per gli occhi e allegria per lo spirito.

frittata con la vitalba

Una frittata da fare in questo periodo sfruttando le erbe selvatiche. In questo caso ho usato i giovani germogli della vitalba (Clematis vitalba), come faceva mia nonna, perché in campagna si sfruttava tutto quello che offiva la natura per avere pietanze insolite e saporite.

La vitalba è una pianta rampicante, una delle poche liane della nostra flora che cresce spontanea e che spesso diventa infestante. Come altre ranuncolacee contiene alcaloidi, quindi non se ne possono mangiare grandi quantità, ma i germogli ne contengono in minima parte e una manciata nella frittata le dà uno stuzzicante sapore amarognolo.

Raccogliere quindi pochi getti di vitalba non andando oltre 3 coppie di internodi sottostanti, farli scottare in acqua bollente per 1-2 minuti, triturarli e aggiungerli alle uova sbattute, salare e cuocere come una normale frittata. Ci si può aggiungere un poco di parmigiano o, come ho fatto io, qualche fogliolina di timo.

è fiorito il timo

Il timo è una delle erbe aromatiche più apprezzate nella cucina europea, le sue foglie infatti contengono timolo, un olio aromatico con proprietà antisettiche.

Fin dai tempi più antichi gli esseri umani hanno apprezzato il suo profumo e le proprietà di tenere lontani gli insetti. In insediamenti preistorici sono stati trovati resti di timo bruciato. Gli egiziani e gli etruschi lo usavano per imbalsamare i defunti, mescolato a vari unguenti, era anche usato nelle decorazioni pittoriche delle tombe.

Il suo nome viene fatto derivare dal greco thymiao, profumo, ardo come profumo, infatti sia dai greci che dai romani era bruciato durante le cerimonie sacre in onore del Sole, di Venere, delle Ninfe.

Le api vengono attirate dal suo profumo e ne ricavano un miele pregiato dall’inconfondibile fragranza, “…redolentque thymo fragrantia mella.” “Olezza il fragrante miele di timo” (Virgilio, Eneide, L I v 436).

Noi possiamo godere del suo profumo che dà benessere anche solo a strofinarlo fra le mani, e usarlo poi per insaporirei nostri sughi e le nostre pietanze.

la campagna d’inverno

In questo strano Natale gli spazi della campagna, i suoi colori, gli orizzonti ampi, la solitudine, ci suggeriscono che tutto è come sospeso, aspettando il risveglio di primavera e una nuova vita.

Buone Feste a tutti quelli che mi seguono o capitano per caso!

Il tramonto di Santa Lucia

Ore 16 e 32

Perché Santa Lucia è chiamata la giornata più corta che ci sia anche se il solstizio è alcuni giorni dopo? La spiegazione in questo articolo.

https://www.ilmeteo.net/notizie/attualita/oggi-13-dicembre-santa-lucia-giorno-piu-corto-che-ci-sia.html

fiori di nespolo

I nostri nespoli del Giappone sono tutti fioriti e offrono nettare ai pochi insetti che ronzano nelle ore più calde di questo novembre.

Il nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica) è un piccolo albero dalle belle foglie grandi e lucide che non cadono in autunno. I suoi fiori si aprono a novembre, in controtendenza rispetto a tutti gli altri alberi da frutto. Infatti è una pianta originaria dell’Oriente, in particolare le zone temperate di Cina e Giappone ed ha bisogno di climi caldi perché possa dare frutti. Le improvvise gelate possono irrimediabilmente danneggiare i fiori autunnali e le grandi foglie persistenti.

I nostri alberelli ebbero origine dai semi che i miei figli bambini misero in un vaso sul terrazzo, germogliarono facilmente e li mettemmo in piena terra. Ora sono produttivi e in tarda primavera ci regalano un abbondante raccolto di frutti aciduli e piacevoli anche se solo negli anni che hanno avuto un inverno non troppo rigido. Riusciranno a produrre frutti questa primavera?

marmellata di cotogne e melagrane

Il nostro alberello di cotogne ci ha regalato come ogni anno decine di chilogrammi di bei frutti che è un peccato sprecare perché vengono presto attaccati dalla muffa. Dopo aver prodotto innumerevoli barattoli di marmellata e diverse torte ho provato una variante della solita marmellata abbinando le melagrane, anche queste sempre abbondanti.

Questa è la mia ricetta:

  • 1 kg di cotogne pulite
  • 3-4 melagrane
  • 300 g di zucchero

Ho lavato accuratamente le cotogne spazzolandole per eliminare tutta la peluria, le ho tagliate in pezzi eliminando il torsolo coriaceo; la buccia l’ho lasciata perché è sottile e profumata.

Ho cotto le cotogne con un bicchiere di acqua per chilogrammo di frutta pulita, quando i frutti si sono disfatti li ho omogeneizzati con il frullatore a immersione, quindi ho rimesso la purea al fuoco con lo zucchero e un bicchiere di succo di melagrana (3 o 4 frutti).

Ho lasciato cuocere per circa 5 minuti fino a raggiungere la giusta consistenza, mescolando sempre perché il composto è piuttosto denso e tende ad attaccarsi ed a proiettare tutt’intorno schizzi bollenti! Infine la ho invasata bollente, chiudendo i barattoli e capovolgendoli fino a che non si sono intiepiditi.

Una curiosità: il termine marmellata deriva proprio dalla mermellata di cotogne, questi frutti infatti sono chiamati marmelo in portoghese.

stagione di semi

Nella tarda estate e in autunno molte piante maturano i propri semi che sono pronti per essere dispersi lontano dalla madre in modo dar vita a nuove piantine.

Ci sono semi con alette piumose che affidano al vento la loro dispersione come quelli della vitalba che in questa stagione sfoggia tante barbette bianche.

Gli ornielli hanno maturato le loro samare ognuna delle quali contiene un seme. Le alette delle samare ne faciliteranno la dispersione con il vento.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è img_6431-2.jpg

La rosa canina racchiude i suoi semi in falsi frutti chiamati cinorrodi.

L’agrifoglio produce drupe rosse che contengono i semi. L’allegria di queste drupe e la loro maturazione in autunno-inverno li rendono preda di saccheggiatori pre-natalizi.

Le querce hanno prodotto grande abbondanza di ghiande, cibo per uccelli e mammiferi che oltre a cibarsene le trasporteranno lontano.

Anche l’alloro è pieno di bacche molto apprezzate dagli uccelli, ognuna contiene un seme dall’involucro durissimo, adatto a passare indenne attraverso l’intestino per poi essere rilasciato con gli escrementi lontano dalla pianta madre.

alviano dicembre 14 008

Anche lo smilace produce bacche, sono riunite in grappoli, ognuna contiene un seme minuscolo. Il color rosso vivo attira gli uccelli che se ne nutrono e contribuiscono alla dispersione.

Bacche rosse sono anche quelle del biancospino.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è molise-163.jpg

Anche l’aro o gigaro ha i semi rivestiti di frutti rossi, velenosi per l’uomo, riuniti a formare una pannocchia; la pianta è chiamata anche “pan di biscia” forse riferendosi alla sua pericolosità..

L’evonimo o berretta da prete racchiude i suoi semi coloratissimi in una capsula altrettanto vistosa che in autunno si apre. Gli uccelli ne sono ghiotti, ma per gli esseri umani caspula e semi sono velenosi.

Tante piante producono frutti e semi che noi mangiamo: noci, mandorle, nocciole, castagne e olive per le quali è prossima la raccolta!

Voci precedenti più vecchie Prossimi Articoli più recenti

Favole per bambini

Brevi storie della buonanotte da leggere ai bambini per sognare

fiorievecchiepezze

piante, animali e riutilizzo per lasciare una impronta piccola nell'ambiente

itagnol.com/

Ultime notizie dalla Spagna e dall'Italia

Lipstick On Coffee Cup

L'entusiasmo non é leggerezza. "L'entusiasmo è per la vita ció che la fame é per il cibo".

VOCI DAI BORGHI

Laudabunt alii claram Rhodon aut Mytilenem...

Non Solo Campagna - Il blog di Elena

Il mio mondo, i miei libri, le mie storie

LA MASSAIA CONTEMPORANEA cuoca a domicilio

nel piccolo può fare grandi cose

Nel Mondo del Giardinaggio

Giardinaggio, natura e tanto altro!

Favole per bambini

Brevi storie della buonanotte da leggere ai bambini per sognare

fiorievecchiepezze

piante, animali e riutilizzo per lasciare una impronta piccola nell'ambiente

itagnol.com/

Ultime notizie dalla Spagna e dall'Italia

Lipstick On Coffee Cup

L'entusiasmo non é leggerezza. "L'entusiasmo è per la vita ció che la fame é per il cibo".

VOCI DAI BORGHI

Laudabunt alii claram Rhodon aut Mytilenem...

Non Solo Campagna - Il blog di Elena

Il mio mondo, i miei libri, le mie storie

LA MASSAIA CONTEMPORANEA cuoca a domicilio

nel piccolo può fare grandi cose

Nel Mondo del Giardinaggio

Giardinaggio, natura e tanto altro!

ciboefilosofia

"Fa del cibo nello stesso tempo qualcosa di normale e di straordinario, di quotidiano e di eccezionale, di semplice e di speciale".

semplicemente homemade

Your Home Decor Gifts - cucito creativo,scrapbooking,bomboniere,home decor

Noi Facciamo Tutto In Casa

Ricette di casa nostra, tradizionali e innovative

gioiellidiale

gioielli(e non solo) in ceramica raku,creazioni in maglia e uncinetto e dolcini naturali!

In viaggio con Valentina

Tra vent'anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite (Mark Twain)

Dolce & Salato Senza Glutine

La mia cucina è la mia passione... cucinare mi rilassa e adoro cucinare per me, ma soprattutto per la mia famiglia..

londarmonica

studio e ricerca: voce parlata - voce cantata - pratica strumentale