
La chiesa di Santa Maria sopra Minerva si trova al centro di Roma presso il Pantheon, nella piazza della Minerva. La chiesa è antichissima, secondo la tradizione potrebbe risalire addirittura all’VIII secolo. Fu più volte ricostruita nei secoli seguenti, dal XIII appartenne ai domenicani. Sotto l’altare maggiore è il sarcofago di Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia, morta a Roma nel 1380.
Il nome della chiesa deriva dalla credenza che sia stata edificata sui resti del tempio di Minerva Calcidica.
Al centro della piazza è la statua nota a Roma come “Pulcin della Minerva”. L’elefante marmoreo fu progettato da Gian Lorenzo Bernini e poi eseguito da Ercole Ferrata, suo allievo. L’elefante sostiene un piccolo obelisco egizio del secolo VI a. C. dissotterrato nella zona in quegli anni.
Ma perché è chiamato pulcino? L’elefante fu soprannominato “porcino” perché il popolino lo trovava simile a un maiale. Da porcino divenne pulcino, come ancora oggi viene chiamato.
Nel 1946 fu protagonista di una storiella che ricorda il famoso film “Totò truffa ’62” in cui Totò cercava di vendere la Fontana di Trevi. Nel caso del “pulcino” un imbroglione lo riuscì a vendere a un ufficiale americano per una cospicua quantità di “am lire”. L’ufficiale si presentò nella piazza con un camion, operai e l’attrezzaturaadatta a rimuovere la statua. Fu fermato in tempo dall’intervento del portiere del vicino albergo che allertò la polizia municipale.