L’8 dicembre, dopo un lungo restauro, è stata aperta al pubblico la Serra Moresca di Villa Torlonia a Roma.

Villa Torlonia si trova sulla via Nomentana, fuori delle mura Aureliane, in una zone che fino agli inizi del 1900 era aperta campagna. Fu proprietà della nobile famiglia dei Colonna, alla fine del 1700 fu acquistata da una ricca famiglia di banchieri, i Torlonia, che fecero ampliare e abbellire gli edifici precedenti e ne aggiunsero di nuovi. Dal 1925 al 1943 la affittarono a Benito Mussolini che ne fece la sua residenza e vi fece costruire nel sottosuolo un rifugio antiaereo.
Nel dopoguerra la villa andò lentamente in rovina fino a che nel 1978 non fu acquistata dal Comune di Roma che ne fece un parco pubblico ricco di alberi secolari, di laghetti e viali ombrosi.
Gli edifici esistenti vennero lentamente restaurati e adibiti a musei. L’ultima ad essere restaurata è stata la Serra Moresca, costruita nel 1839 per ospitarvi piante esotiche e rare, si ispirava all’Alhambra di Granada.
L’interno è bellissimo, con un alto soffitto in vetro e vetrate dai colori vivaci, ricostruite come le originali andate in frantumi durante i lunghi anni di abbandono.

Accanto alla Serra è stata ugualmente restaurata la Torre Moresca, collegata alla serra da uno stretto passaggio che un tempo si apriva su una grotta artificiale, ora crollata, con laghetti e cascatelle.
Sono visitabili anche gli altri edifici della villa; il Casino dei Principi che ospita statue provenienti dalla collezione Torlonia e quadri degli artisti della Scuola Romana attivi a Roma nel periodo fra le due guerre e la Casina delle Civette dalle belle vetrate policrome realizzate fra gli anni 10 e 20 del 1900.
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