
Questo leccio maestoso ha una storia singolare, strettamente legata alla mia famiglia. Mia figlia aveva circa quattro anni quando, durante una gita alla pineta di Castel Fusano, grande area verde vicina al litorale romano, si mise in tasca diverse ghiande, come fanno tutti i bambini.
Arrivata a casa le rovesciò in un vaso da fiori in terrazzo. Nessuno se ne occupò più, passò l’autunno e l’inverno, in primavera mi accorsi che una delle ghiande aveva germogliato e aveva dato vita a un minuscolo leccio che sistemai in un vaso più grande dove crebbe.
Pochi anni dopo comprammo un vecchio casale in campagna con un po’ di terreno intorno, il leccio stava stretto nel vaso e lo trapiantammo vicino casa.
Si acclimatò benissimo, la zona di bassa collina è adatta a questa specie mediterranea. Ora sono passati 35 anni, mia figlia è adulta e il suo leccio una pianta alta e rigogliosa che ospita nidi e uccelli cinguettanti e nella stagione estiva fa un’ombra rigenerante!
Set 06, 2021 @ 07:48:12
Chissà come si vive bene sui suoi rami
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Set 06, 2021 @ 07:50:04
È sempre pieno di passeri
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