Aveva solo 12 anni Righetto, ucciso vicino a Ponte Sisto il 29 giugno 1849, era uno dei più giovani patrioti che difendevano la Repubblica Romana contro l’assedio delle preponderanti truppe francesi accorse in aiuto del papato. Qui è raffigurato con la sua cagnolina Sgrullarella nel parco del Gianicolo dove sono state collocate le statue di tanti altri patrioti.
Quest’anno ricorrono i 170 anni da quella che fu una battaglia generosa e disperata, durata per tutto il giugno 1849, per difendere Roma e la libertà da poco conquistata dalla dominazione assolutista del pontefice. Io ne ho parlato qui.
Il Gianicolo è il colle su cui maggiori furono i combattimenti e su cui restano numerose le memorie, dal monumento a Garibaldi,
ai busti dei garibaldini, al monumento e tomba di Anita Garibaldi, all’ossario dei caduti con la tomba di Goffredo Mameli, che scrisse il nostro inno nazionale.
Il Museo della Repubblica Romana collocato nella Porta San Pancrazio, è ricco di memorie e di documentazione su quel brevissimo periodo, durato solo 5 mesi, in cui i patrioti italiani cercarono di rendere reale il sogno di una Roma repubblicana governata da una carta costituzionale espressione di civiltà e democrazia, in cui molti princìpi anticipavano la nostra attuale Costituzione varata quasi cent’anni dopo.