Leggo molto, ma in genere non parlo delle mie letture nel blog. Questa volta voglio fare un’eccezione perché sono stata piacevolmente colpita dal libro di due giovani romani, “Un anno di vita in montagna“.
Alessia e Tommaso si sono lasciati alle spalle la città, il lavoro, la casa confortevole, per fare un’esperienza di vita in un piccolo paese di alta montagna, in un angolo sperduto delle nostre Alpi.
La Val Maira, in provincia di Cuneo non è sicuramente una valle conosciuta dai vacanzieri in cerca di piste di sci e divertimenti vari. È piuttosto impervia e isolata in mezzo alle belle montagne che la cicondano. L′abbiamo frequentata piú volte a cominciare dai primi anni novanta, quando con la tenda e due figli piccoli al seguito vi abbiamo trascorso bei giorni di camminate ed escursioni.
Quello però che più mi ha piacevolmente colpito nell’esperienza dei due giovani sono le tante situazioni in cui anche noi ci siamo trovati tanti anni fa e che continuiamo a sperimentare: l’amore per la natura e per la terra ci ha spinti a restaurare un vecchio casale e a cominciare a coltivare poco terreno intorno.
Noi vissuti sempre in città come i due giovani autori del libro, abbiamo provato a lavorare con le mani, abbiamo seminato e curato l’orto, piantato nuovi alberelli e curato quelli esistenti, vendemmiato e torchiato l’uva,
raccolto le olive e prodotto il nostro buon olio.
E poi ancora abbiamo sperimentato la cucina tradizionale e creativa con quello che offriva la nostra campagna e recuperato e restaurato vecchi oggetti.
Anche noi abbiamo sperimentato il freddo di una casa senza riscaldamento, anche se meno estremo che in alta montagna e la fatica che ci vuole a tagliare e trasportare la legna con cui scaldarsi. La fatica del lavoro in campagna è però ampiamente ricompensata dal poter osservare gli animali selvatici: l’istrice che cerca le radici succulente, il picchio che scambia le nostre imposte per alberi, il pettirosso curioso che ci viene a trovare, i merli che fanno il nido sul davanzale.
E poi seguire il ritmo delle stagioni, veder spuntare i fiori dei fruttiferi e le prime foglie,
veder maturare i frutti, raccogliere le erbe spontanee, veder tramontare il sole su un orizzonte libero.
Raccogliere bacche selvatiche,
trasformare il trasformabile in marmellate.
Veder spuntare i narcisi in primavera
i papaveri s’estate
e maturare le cotogne in autunno.
I nostri due figli sono cresciuti anche loro con l’amore per la terra e la natura ed ora si è appena affacciata alla vita la nuova generazione e per lei abbiamo piantato nuovi alberelli che ora iniziano a fiorire!
Per tutte queste esperienze che abbiamo fatto in quasi trent’anni di vita in campagna mi piace consigliare il libro e il blog di Alessia e Tommaso. Chi fosse incuriosito da quello che hanno da raccontare può seguirli a questo indirizzo www.alritmodellestagioni.it Nel blog ci sono anche bellissime foto e video naturalistici ed è possibile acquistare il loro libro.
Apr 09, 2018 @ 09:29:54
Grazie. Una piacevole scoperta!
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Apr 09, 2018 @ 09:44:38
Grazie a te e buona giornata!
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