La stazione di Atocha di Madrid è diventata tristemente famosa per gli attentati di matrice islamica che 10 anni fa, l’11 marzo 2004, la insanguinarono. Furono provocati da zaini pieni di bombe collocati nei treni di pendolari nelle ore di massima affluenza. Insieme alle bombe che esplosero contemporaneamente in altre tre stazioni, provocarono 191 morti e più di 2000 feriti. Una tragedia che ancora è ben presente nel cuore dei madrileni, ma che colpì profondamente tutto l’occidente per le tante vittime innocenti.
Vale la pena di entrare in questa bella stazione anche se non si deve prendere un treno, oltre che per rendere un omaggio muto alle vittime nel memoriale che vi è stato costruito, anche per sedersi su una panchina e riposarsi un poco vicino al bellissimo giardino tropicale che ha preso il posto dei vecchi terminali in seguito alla ristrutturazione compiuta fra il 1985 ed il 1992, che ha spostato i binari in un edificio moderno adiacente.
Il giardino si trova nella vecchia stazione risalente alla fine del 1800, costruita in ferro e vetro anche con la collaborazione di Gustave Eiffel. Le grandi vetrate la rendono un ambiente ideale per un giardino, con luce naturale e temperatura ed umidità costanti in ogni stagione. Le piante, appartenenti a ben 500 specie diverse, raggiungono un rigoglio ed un’altezza notevoli.
Nel laghetto sottostante proliferano molte decine di tartarughe appartenenti a specie differenti che in questo ambiente protetto hanno raggiunto una densità considerevole.
La stazione si trova a poche centinaia di metri dal Museo Reina Sofìa e dal Parco del Buen Retiro, nell’ampia piazza Carlo V, dove fino all’ottocento si trovava la porta di Atocha, da cui la stazione ha preso il nome.
Nov 27, 2014 @ 01:46:04
conosci la canzone Jueves de La oreja de Van gogh? Parla in modo molto semplice di quell’attentato
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Nov 27, 2014 @ 08:09:09
Non la conosco, ma la cercherò. Grazie!
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