Antalya è una grande e popolosa città moderna sulle coste del Mediterraneo, cresciuta a ritmo sostenuto negli ultimi decenni e frequentata soprattutto per le spiagge. Quando si arriva dall’aeroporto quello che dà il benvenuto è la selva di palazzoni e le ampie strade trafficate, uguali a tante altre città moderne.
Se si decide però di abbandonare i resort della costa si scopre che la città è ricca di testimonianze storiche e di siti naturali interessanti. Fu fondata nel II secolo a.C. dal re di Pergamo Attalo II con il nome di Attaleia ed insieme ad altre città ellenistiche fece parte della regione chiamata Panfilia, la terra di tutte le tribù, popolata da coloni greci provenienti dall’Anatolia settentrionale.
La baia ben protetta diventò un ottimo porto, sfruttato fin dalle sue origini. Nei millenni successivi fu abitata da popolazioni diverse: romani, bizantini, ottomani. Al tempo delle crociate vi si imbarcavano i cavalieri cristiani alla volta della Terra Santa. Dal 1918 per un breve periodo fu perfino colonia italiana.
Alle spalle del vecchio porto la città antica si estende a raggiera: salendo per le stradine tortuose si incontrano case ottomane con le tipiche verande in legno, che sono state in parte restaurate ed occupate da alberghi, locali e negozi di artigianato.
Nella città vecchia si trovano molte testimonianze d’epoca romana, come la porta di Adriano, costruita in occasione di una visita dell’imperatore.
Simbolo della città è il caratteristico minareto scanalato.
Degno di una visita non superficiale è lo splendido museo archeologico: conserva testimonianze che vanno dalla preistoria al periodo romano, poi a quello bizantino e ottomano. Bellissimi sono i bassorilievi e le statue del periodo ellenistico, provenienti in gran parte dalla vicina città romana di Perge. La loro raffinatezza non ha niente da invidiare ai bassorilievi e alle statue ellenistiche dei musei romani.
La compassata e austera coppia del sarcofago non fece mistero del fatto che seppe godersi la vita.
La città nuove è vivace ed animata, è piacevole sedersi ad un tavolo all’aperto per un pasto od un semplice spuntino e vedere il passeggio della gente: tanti colori, sui marciapiedi e verso il cielo.
Sui viali del passeggio e dello shopping è possibile incontrare strani personaggi.
Altrettanto colorate sono le carrozzelle.
I mezzi di trasporto pubblici sono frequenti ed economici ed i parchi pieni di verde e ben tenuti. Da questi è possibile affacciarsi dalle alte falesia a picco sul mare ed ammirare il panorama delle spiagge, con i monti alle spalle.
I fiumi che sfociano in mare lo fanno con spettacolari cascate, precipitando dalle coste alte e rocciose. In questa foto ho ripreso la cascata con cui il fiume Düden si butta in mare. La zona sopra la cascata è un parco pubblico, ottenuto demolendo i palazzoni che vi erano stati costruiti e che sono stati spostati più indietro.
Un esempio che dovrebbe essere seguito anche da noi!
Nei dintorni di Antalya interessanti e suggestive sono le rovine della città di Termessos e quelle di Perge, una delle grandi città della Panfilia. Gran parte dei monumenti rimasti risale all’epoca romana: lo stadio, il teatro, la porta della città, le terme, il foro.
viaggiebaci
Lug 01, 2014 @ 23:29:26
Antalya l’ho usata solo come aeroporto di arrivo e partenza per il mio secondo viaggio in Turchia e devo dire che non mi ha fatto per nulla una bella impressione, tanto che non mi sono nemmeno degnata di andare a dare uno sguardo al suo centro storico. Troppi palazzoni, troppo turismo, troppa “poca Turchia” per i miei gusti … ma dopo aver letto le tue parole mi sorge il dubbio che forse ho sbagliato! Almeno un’occhiata al suo centro storico potevo darla … 🙂
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alesprint
Lug 02, 2014 @ 21:01:44
Anche a me a fatto questa prima impressione, ma poi ho scoperto quello che racconto nel post ed altro ed Antalya mi è apparsa in un’altra luce.
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