Ho montagne di ritagli stoffa, spesso ereditati da lavori di mia madre, di mia suocera o addirittura di mia nonna! E siccome non si butta via niente sono stati conservati perchè “a qualcosa possono sempre servire, prima o poi!”
Il momento arriva, arriva la voglia, arriva l’idea, la realizzi e ne sei soddisfatta; pensi di aver dato fondo alla tua montagna di vecchie pezze conservate, ma dopo pochi giorni la montagna è di nuovo cresciuta, perchè amici e parenti ti regalano i loro avanzi, “visto che sei così brava!”
Il lavoro più impegnativo è stata la trapunta patchwork che ho fatto l’anno scorso per il compleanno di mia figlia, in cui ho utilizzato molte “vecchie pezze” storiche: ritagli avanzati dal suo vestitino di bambina, ritagli di stoffe acquistate in Africa quando era ancora nella mia pancia, unite a quadrati di stoffe di campionari, acquistate ai mercatini. Per il retro della trapunta ho utilizzato un coloratissimo lenzuolo di un cotone piuttosto pesante.
Le applicazioni sono tutte animali che lei ama tanto. Ci sono tutti i vertebrati. un pesce, un anfibio, un rettile, un uccello e un mammifero (l’amato gatto) e una rappresentanza degli invertebrati: la farfalla e l’ape.
Gli animali li ho prima disegnati a mano libera, poi riportati sulla stoffa e ritagliati, infine cuciti sui riquadri della coperta a punto festone. Bocca, occhi e le altre parti le ho ricamate a punto erba o punto pieno.
E’ stato un lavoro ambizioso, che si è rivelato un po’ ai limiti delle mie capacità e mi ha richiesto settimane di lavoro, ma sono riuscita a finirlo in tempo ed è stato molto gradito.
Ci sono molti altri modi di utilizzare ritagli di stoffa, per esempio per realizzare applicazioni su borse, sporte o astucci, ed è divertente inventare la mucca leopardata ed il gatto rosso.
Oppure per cucire sacchetti per la lavanda da mettere nei cassetti.
O per rivestire un vecchio barattolo di plastica, utilizzando colla vinilica e poca spighetta.
Infine con qualche ritaglio di tela e feltro si possono realizzare portachiavi.
Mar 01, 2013 @ 12:49:27
Ottimi e bellissimi progetti da cui trarre spunto (ammetto che, per me, la coperta sarebbe veramente opera troppo ardita… magari riuscissi).
Complimenti!! Un bacione
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Mar 01, 2013 @ 14:48:53
Veramente era troppo ardita anche per me e durante l’immane lavoro mi sono detta più volte. “Sei sempre la solita! Ti vai a mettere in imprese più grandi di te!” Poi con un po’ di cocciutaggine l’ho finita.
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