comportamento felino

2.bestiame vario

Uno di questi non è un pelouche, ma un essere miagolante, con il suo carattere ed i suoi pensieri.  Da quando Vega è entrata a far parte della nostra famiglia, più di 17 anni fa, ci siamo improvvisati etologi dei gatti, osservandone, fra il divertito ed il curioso, il comportamento.
Vega è dotata di una spiccata personalità, che impone al resto della famiglia, per cui se ha deciso di prendere una certa abitudine è difficile farle cambiare idea.

Il gatto è un animale intelligente, che essendo un carnivoro e dovendosi perciò nutrire di altri animali che non hanno nessuna intenzione di finire come pasto, ha una mente capace di affrontare le situazioni più diverse e di adottare la  strategia più adatta. Quindi è in grado di osservare e valutare rapidamente l’ambiente, catalogare eventi, animali e persone e agire di conseguenza.

Le categorie mentali in cui un gatto cataloga gli altri animali possono essere: nemico-non nemico-amico, predatore-preda, ma a volte la situazione è un po’ confusa, come quando Vega vede sulle antenne del palazzo di fronte una cornacchia, uccello diventato molto frequente in città. Il suo atteggiamento è un misto fra l’eccitazione di quando ha davanti un passerotto e il timore per un animale grande e sconosciuto, che per di più emette versi sguaiati. Il giorno che vicino all’antenna del palazzo comparve un antennista, le si drizzò il pelo e si appiattì per la paura emettendo mugolii spaventati: non lo aveva messo nella categoria degli esseri umani, ma lo aveva scambiato per una cornacchiona gigantesca.

Le strategie per procurarsi il cibo sono molto versatili; se questo è conservato in un frigorifero, dopo aver osservato cosa facevano gli umani, ha  imparato ad aprirlo conficcando le unghie nella guarnizione di gomma.

memmi

Ha imparato anche a soddisfare un’altra sua esigenza: il sentirsi libera. Così, dopo aver osservato ciò che facevamo noi, è riuscita ad aprire la porta d’ingresso appendendosi con un salto alla maniglia.

Interessante è stato poi per noi investigare sulla sua comprensione delle parole umane: abbiamo fatto esperimenti pronunciando il suo nome con toni diversi, lei è in grado di riconoscerlo anche quando è inserito in un discorso fatto in tono normale e non di richiamo; anche quando è assopita, se si pronuncia il suo nome, lei gira un orecchio nella direzione del suono.

Riconosce anche altre parole: se le dico: “Fuori”, anche in tono normale, lei sa che se ne deve andare, e quando chiamo tutti: “A tavola!”,  è la prima ad arrivare!

ma non viene nessuno!!!

Un’altra osservazione etologica interessante la feci quando vide per terra una sciarpa che era caduta e giaceva sinuosa sul pavimento; ne fu terrorizzata e ci fu bisogno di molto tempo prima che il pelo le tornasse normale. Poiché non aveva mai visto un serpente, mi  venne in mente che il terrore per questi animali, cui la sciarpa somigliava, potesse essere innato nei gattini, ed in molti altri animali, uomo forse compreso. L’evoluzione ha impresso il comportamento di paura nel DNA, perchè l’incontro con un serpente può essere fatale fin dalla prima volta e non c’è il tempo per apprendere a fuggirlo.

torta all’arancia

Le arance sono abbondanti ed economiche in questa stagione, inoltre sono buone e profumate, perciò ho deciso di utilizzarle per la torta di compleanno di mia figlia.

21-2-2013 009 - Copia

Ingredienti

  • farina 250 g
  • zucchero 200 g
  • 2 uova
  • burro 100 g
  • 2 arance non trattate + 2 cucchiaiate di succo d’arancia
  • 1 bicchierino di brandy
  • 1 bustina di vanillina
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere
  • uvetta e cedro candito
  • 4 cucchiaiate di mandorle, noci, nocciole spellate.

Battere le uova con lo zucchero, incorporarvi un poco per volta la farina, il burro fuso a bagnomaria, il sugo delle arance, la loro buccia grattata, la vanillina, il brandy, la frutta secca in pezzetti e per ultimo il lievito sciolto in due dita di latte.

Cuocere in forno a 180°C per mezz’ora, farla raffreddare e cospargerla con 3 cucchiaiate di miele fatto sciogliere a bagnomaria con 2 cucchiaiate di succo d’arancia.

Io l’ho poi decorata con le arance candite che ho imparato a fare da Maria Cristina, la ricetta è sul suo blog: mariacristinakitchenparma. Le sue sono migliori a vedersi…! Io sono un po’ pasticciona.

la borsa per il compleanno di Vale

borsa cotone

Questo è l’ultimo mio lavoro, una borsa di cotone per mia figlia. Ha la forma di un secchiello e l’ho realizzata con del cotone perlè n.5 di tre colori differenti ed un uncinetto n.3.

Spiegazioni

Si lavora a spirale, a mezza m. alta, a parte le piastrelle ed i petali che sono realizzati a m.alta. E’ utile segnare con un fermaglio o una spilla da balia la fine di ogni giro. La mezza m. alta si lavora gettando il filo sull’uncinetto come per la m. alta, ma poi estraendo il filo in una sola volta da tutte e tre i fili che ci si ritrovano sull’uncinetto.

Si inizia con un anello magico, all’interno del quale si lavorano con il filo color corda:

1° giro: 10 mezze m. alte. giro 2 m.m.a. in ognuna delle m. precedenti. 3° giro: 2 m.m.a. nella stessa m. 4° giro:* 1 m.m.a. nelle 2 m. seguenti; 2 m.m.a. nella m. seguente*. Ripetere da * a *.

Continuare ad aumentare 10 m. ogni giro lavorando 2 m.m.a. nella stessa m. dopo 3, 4, 5, ecc. m. fino ad ottenete 100 m. Continuare senza aumenti per 5 giri, poi fare 2 giri con il filo giallo, quindi 1 giro a petali sempre con il giallo : * 1 cat., iniziare 1 m.alta, ma chiudere solo i primi 2 fili, lasciare gli altri 2 sull’uncinetto, ripetere per 3 volte e chiudere insieme i 4 fili che si trovano sull’uncinetto*.Ripetere da * a * fino alla fine del giro. Rompere il filo e fare un altro giro a petali con il viola.

Fare 2 giri con il color corda, poi rompere il filo.

Piastrelle

Con il filo giallo: fare un cerchio magico ed all’interno lavorare: 1° giro: 12 m. alte; 2° giro: 24 m.a.; 3° giro: nella stessa m. 2 cat, 2 m.a., 1 cat. 3 m.a, *saltare 2 m., 3 m.a. nella stessa m., 1 cat, 3 m.a. nella stessa m.*. 4°giro: con il filo viola, cominciando nell’angolo *nella cat. fra i 2 gruppi di 3 m.a. fare 3 m.a, 1 cat, 3 m.a; 2 cat., 3 m.a. nelle 2 cat; 2 cat, 3 m.a. nelle seguenti 2 cat.*. Ripetere da * a *. 5° giro: con il filo color corda, cominciando nell’angolo: *nella cat. fra i 2 gruppi di 3 m.a. fare 3 m.a, 1 cat, 3 m.a; 2 cat., 3 m.a. nelle 2 cat.; 2 cat, 3 m.a. nelle seguenti 2 cat., 2 cat., 3 m. a. nelle 2 cat. successive, 2 cat.*. Ripetere da * a * fino alla fine del giro. Rompere il filo.

Eseguire 7 piastrelle uguali, cucirne 6 tra loro a formare una lunga striscia, che va poi cucita all’ultimo giro del lavoro iniziato.

Riprendere le maglie sul bordo libero e lavorare 10 giri a m.m.a. senza aumenti, con il filo col. corda. Rompere il filo. Eseguire 1 giro a petali con il giallo ed un giro sempre a petali con il viola. Quindi lavorare 2 giri con il color corda a m.m.a., 1 giro con il giallo sempre a m.m.a.

Terminare con un giro in viola a punto gambero (m.bassa, ma lavorata all’indietro).

Infine eseguire la tracolla a m.m.a., iniziando da una catenella di 7 m.; cucire la settima piastrella per formare la pattina, inserendovi una catenella per l’asola; cucire il bottone.

Nella mia borsa ho inserito una fodera munita di taschina e chiusura lampo.

borsa cotone patch 004

figli

I vostri figli non sono figli vostri,

Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa.

Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,

E benchè vivano con voi non vi appartengono.

Potete donare loro amore, ma non i vostri pensieri:

Essi hanno i loro pensieri.

Potete offrire rifugio ai loro corpi, ma non alle loro anime:

Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare

Neppure in sogno.

Potete tentare di essere simile a loro, ma non farli simili a voi:

La vita procede e non si attarda sul passato.

Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive sono scoccate in avanti….

(Khalil Gibran, Il profeta)

Mi sono sentita in sintonia con queste parole fin da quando sono nati i miei figli, che ho sempre considerato come  persone con la loro individualità da rispettare e da avviare sulle strade del mondo. Dalla nascita in poi un bambino attraverso innumerevoli tappe, percorre questo viaggio affascinante rendendosi sempre più indipendente dai genitori.

Mi ricordo queste tappe vissute da me tra il rimpianto e la felicità della nuova conquista: lo svezzamento, il primo giorno d’asilo, la scuola, la prima vacanza da soli. Io credo di averli sempre incoraggiati all’indipendenza, pronta però a tornare indietro se mi accorgevo che non erano ancora pronti.

E’ finita così l’infanzia e poi anche l’adolescenza, i miei figli sono due adulti legati a noi genitori solo da legami d’affetto e non di dipendenza, credo che siamo riusciti nel nostro compito di genitori. Questa profonda convinzione non mi mette al riparo dalla sofferenza quando i miei figli lasciano definitivamente la casa della loro infanzia ed iniziano una vita indipendente. Ho allora bisogno di farmi risonare più volte dentro le parole del poeta: Voi siete gli archi  da cui i figli, come frecce vive sono scoccate in avanti.

presine per tutti i gusti

Quanto è piacevole fare le presine! Sono pronte in pochissimo tempo, richiedono poca lana o cotone pescati fra gli avanzi e sono un regalino pronto per ogni occasione. Il problema è casomai non esagerare con il regalare presine per evitare di sommergere parenti ed amici con i nostri manufatti.

Questi sono due esempi dei miei regalini.

presina farfalla

La farfalla l’ho realizzata lavorando due cerchi a m.bassa, dal settimo giro si lavora un giro a m.fantasia (2 m.basse ed 1 m.bassa lavorata puntando il filo nel 5° giro). Si continua con altri due giri a m.bassa ed 1 giro a m. fantasia e si finisce con un ultimo giro a m.bassa. I due cerchi sono poi collegati dal corpo della farfalla lavorato sempre a m.bassa, realizzando anche una catenella per appenderla.

presine

Il pesce è simile a quello che ho già descrtitto in un altro post.

borse a punto a croce

Mi piace lavorare a punto a croce, è un ricamo facile anche per una pasticciona come me e dà molta soddisfazione. Inoltre è molto versatile perchè si possono fare infinite cose, dalle crocette molto piccole, per oggettini come portachiavi o puntaspilli, agli oggetti per neonati, alle crocette medie per i cuscini, a quelle giganti come queste che ho trovato nel web.

Il  punto a croce è amatissimo in tutto il mondo; io ricamo da quando ero bambina, ma mi piace alternarlo con altri lavori: cucito, uncinetto, maglia.

Ho realizzato infiniti oggetti a punto a croce, quasi tutti regalati: bavaglini per neonati, asciugamani, presine, asciugapiatti, cuscini.

Queste sono due borse che ho ricamato anni fa, la prima era per mia figlia, amante degli animali. Il ricamo l’ho realizzato con la tela Aida che poi ho cucito su una robusta sacca che ha molto lavorato negli anni a trasportare libri, tanto che si è logorata.

borsa germano

borsa germano1

La seconda borsa l’ho fatta per me e la uso come cartella, anche qui ho ricamato sulla tela e poi applicato.

borsa glicine

borsa glicine1

la mia casa ideale non è una casa qualsiasi!

Nuovo appuntamento con la staffetta Di Blog in Blog una vera e propria staffetta fra blogger che scrivono contemporaneamente, il 15 di ogni mese, su un argomento scelto in precedenza a maggioranza. Questo mese si parla della nostra  casa ideale.

Io non so se questa sia la mia casa ideale (perché a questo aggettivo si attribuisce spesso il significato di qualcosa di irraggiungibile), ma so che è quella che abbiamo voluto seguendo una nostra idea di casa.

primavera

Noi siamo nati, viviamo e lavoriamo a Roma, ma quando più di venti anni fa abbiamo avuto un gruzzoletto a disposizione, fra la scelta di impiegarlo per comprarci una casa più grande in città e quella di investirlo per una casa in campagna, non abbiamo avuto molti dubbi: siamo rimasti stretti stretti in quattro nella nostra casetta di Roma ed abbiamo cominciato a cercare un vecchio casale di campagna, in cui trascorrere il tempo libero.

La ricerca fu divertente, ci orientammo verso l’Umbria perché i casali nelle campagne più vicine a Roma costavano troppo per noi. Vedemmo tanti ruderi nelle nostre gite domenicali, impantanandoci in viottoli di campagna, immaginando come sarebbero stati una volta restaurati; i bambini si innamoravano di quelli che avevano il pollaio o la porcilaia, sognando di farci la loro casetta. Infine scegliemmo questo, con il solaio crollato ed il tetto sfondato,

casa alviano

ma affacciato sulla splendida valle del Tevere, con una vista che spaziava dall’Amiata al Cimino. Ed intorno solo campagna. olivi, viti, prati, cespugli.

alviano agosto 12 021

Cominciò l’avventura della ristrutturazione: il casale era molto antico, in pietra, con la stalla ed i magazzini al piano terra e le abitazioni al primo piano. Noi abbiamo voluto mantenerlo il più possibile come era, ma i lavori furono lunghi, anche perchè le nostre limitate risorse richiesero molte tappe.

casa alviano

I bambini continuavano a divertirsi molto in quest’avventura, era “una casa molto carina senza soffitto, senza cucina, non si poteva andarci dentro perchè non c’era il pavimento...” Era proprio così, ma noi ci entravamo lo stesso ed in pieno inverno, pranzavamo su un tavolino da campeggio, quando il tetto era stato rifatto, ma non c’erano ancora le finestre.

casa alviano 001

Tanti anni di lavori, quando possibile fatti da noi, sia nella casa che nel terreno intorno, in tutte le stagioni. Prima rendemmo abitabile il piano terra, ma per molto tempo il piano di sopra rimase un unico grande stanzone, che si raggiungeva attraverso una scala a pioli. Un’estate con i bambini vi allestimmo un “Museo di Scienze Naturali e della Cultura Contadina” con i reperti che trovavamo nella campagna intorno: crani di animali vari, esuvie di serpenti, aculei di istrice, nidi d’uccelli, conchiglie fossili trovate nel calanco sotto casa, accanto a vecchissime chiavi, il morso per un bovino, un marchio a fuoco, frammenti di ceramiche. Tutto veniva illustrato dai cartellini scritti e disegnati dai miei figli. Gli amici ed i parenti che venivano a trovarci erano invitatati a visitarlo, ma il divertimento maggiore era allestirlo!

Ci sono innumerevoli ricordi di vita familiare legati a questo casale, da quando bonificammo il terreno intorno dai calcinacci che gli operai vi avevano buttato come in una discarica, a quando noi quattro montammo le grondaie senza avere impalcature, ma utilizzando solo una scala ed un trave. Riuscivamo a dormirci anche d’inverno, quando non aveva ancora il riscaldamento, ma solo il camino al quale scaldavamo i pigiami prima di spogliarci. Sarà per questo che i miei figli sono cresciuti senza avere tante pretese di comfort ed ora sanno adattarsi alle situazioni più disagevoli.

Ora la casa si può dire finita, anche se in questi casi la parola fine non si può mettere mai; è una casa piacevole da abitare in qualsiasi stagione, con la pergola di uva Italia che cresce in primavera, in estate fa una piacevole ombra ed in autunno ci fornisce  frutta per un mese intero.

alviano giugno 11 003

Con le rose rigogliose e rifiorenti nove mesi all’anno.

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Con gli alberi da frutto fioriti in primavera e carichi di frutta d’estate, basta uscire di casa e cogliere quel che serve per il pranzo!

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E poi gli incontri ravvicinati possibili in ogni stagione, il picchio che attacca le imposte e che sorprendi all’alba di un giorno d’autunno; il piacere di sedersi fuori dalla soglia di casa e vedere le lucciole in luglio, le stelle cadenti in agosto, i voli dei gruccioni per tutta l’estate. E accorgersi del volgere delle stagioni, delle foglie che ingialliscono e cadono, degli alberi che in febbraio cominciano a ingrossare le gemme. E piantare fuori dalla soglia di casa gli ortaggi per insegnare ai bambini che le patate crescono sotto terra ed i pomodori sopra. E le centinaia di alberi ed arbusti piantati in tanti anni e diventati parte del paesaggio.

il leccio di Valeria

Non ci si può certo stupire che i nostri figli diventati adulti amino questo posto come qualcosa di loro e a loro volta continuino a seminare ed a piantare!

alviano-maggio-12-064

Questo è l’elenco dei blog che questo mese partecipano alla staffetta e che hanno parlato ognuno della propria casa ideale:

1. simona elle – http://www.simonaelle.com/search/label/Staffetta%20tra%20blog

2. Persempremamma http://persempremamma.blogspot.it/search/label/dibloginblog

3. Fiori e vecchie pezze https://fiorievecchiepezze.wordpress.com/

4. Mamma & Donna http://www.mammaedonna.info

5. Casa Organizzata http://www.4blog.info/casaorganizzata

6. Federica MammaMoglieDonna http://www.mammamogliedonna.blogspot.it/

7. Micaela LeMCronache http://www.lemcronache.blogspot.it/

8. Elena Bendinelli http://gaia-racconta.blogspot.it/

9. Francesca Lancisi Watercolours http://www.francescalancisi.blogspot.it/

10. Passe-partout http://partoutml.blogspot.it/search?q=staffetta&max-results=20&by-date=true

11. Monica Viaggi e Baci: http://duemoritravelblog.com/

13. Laura Coppo http://www.lauracoppo.it/il-mio-blog

14. Cristina http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog

15. CeciliaKi http://ckmystyle.blogspot.it

16. La Torre di Cotone http://www.latorredicotone.com

17. Sanzio e MOnica Tosihttp://monicc.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/

18. La Diva delle Curve http://www.divadellecurve.com/search/label/staffetta

19. Before & After http://beforeandafterhs.blogspot.it/

20. mammerri www.mammerri.com

21.Quellocheunadonnadice http://quellocheunadonnadice.blogspot.it/

22.Vivere a piedi nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

23. Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/

24. La bussola e il diario http://bussoladiario.com

25. Accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.it/

26. Pattibum http://pattibum.wordpress.com

27. Design Therapy http://www.designtherapy.it/

28. Debora Uberti http://crescereduegemelli-debora.blogspot.it

29. The Family Company http://familyco.wordpress.com/

30. GeGe Mastucola: http://gegemastucola.wordpress.com/

31. Danila http://www.dispariepari.it/category/social/

32. I Viaggi dei Rospi http://www.iviaggideirospi.com

33. Amarcord Barcellona http://amarcordbarcellona.blogspot.com.es/

34. Mother of Two http://mammadisem.blogspot.it/

35. Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it

36. Diario magica avventura http://lamiadolcebambina.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20blog%20in%20blog

37. Illustrando Un Sogno http://silviomacca.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog%20-%20Staffetta

38. Samanta Giambarresi http://samantagiambarresi.wordpress.com/

39. Arianna http://www.conlemaninelsacher.blogspot.it/

40.Home-Trotter http://www.home-trotter.blogspot.it

41 http://www.ilsaporedelsole.it

42 Il Caffè delle Mamme http://www.ilcaffedellemamme.it

43 Le due coccinelle http://www.leduecoccinelle.it/

44. Mammamanager http://mammamanager.altervista.org

45. Ma la notte no! http://malanotteno.blogspot.it

46. GocceD’aria http://www.goccedaria.it/tag/goccedaria/staffetta%20blog.html

47. Idea Mamma http://www.ideamamma.it

Il prossimo appuntamento con la staffetta sarà il 15 marzo con un nuovo argomento a sorpresa.

il limone

il limone

Che frutto splendido e ricco di ogni virtù è il limone! Cresce da un piccolo albero sempreverde, dalle foglie fitte e grandi, che è in grado di fiorire e fruttificare contemporaneamente e che produce frutti praticamente tutto l’anno. Il suo colore ed il suo profumo rallegrano tutti…

tra gli alberi di una corte

ci si mostrano i gialli dei limoni;

e il gelo del cuore si sfa

e in petto ci scrosciano

le loro canzoni

le trombe d’oro della solarità

(E.Montale, Tutte le poesie)

Il limone coltivato è derivato da incroci naturali fra specie diverse di agrumi e dalla selezione dell’uomo, che ne ha ricavato molte varietà. Teme il freddo, quindi cresce in piena terra solo nelle regioni a clima temperato, ma la sua bellezza ha indotto i popoli del nord Europa a costruire grandi serre in cui riparare gli alberi durante i mesi freddi.

Anche nelle case contadine si allevano in grandi vasi alberelli di limoni. Sotto al vaso si colloca un carrello con le ruote in modo da trasportare amorosamente in un luogo riparato la pianticella ai primi freddi.

Ricco di vitamina C, B ed A, il limone è un ingrediente immancabile in cucina, ne utilizziamo tutti il succo e la buccia grattata in innumerevoli ricette. Io quando mi vengono regalati limoni non trattati ne faccio una scorta: congelo il succo nei cubetti del ghiaccio e la buccia grattata avvolta nella stagnola.

Le sue proprietà antiossidanti lo rendono utile per evitare l’annerimento della frutta tagliata o dei carciofi e le carote, ma anche per schiarire le mani macchiate da frutta o verdura.

Le ricette di cucina con i limoni sono infinite, soprattutto nella cucina mediterranea, qui ne metto una mia:

Pasticcio di carne al limone

Ingredienti:

  • 350 g di carne macinata
  • 2 uova
  • 1 limone
  • pangrattato
  • noce moscata e cumino

Mescolare accuratamente la carne macinata con le uova, aggiungere il succo del limone, la buccia grattuggiata, la noce moscata, due pizzichi di semi di cumino, sale e il pangrattato sufficiente ad ottenere un impasto morbido. Se è gradito si può aggiungere un po’ di pepe. Oliare una teglia o una pirofila e cospargerla di pangrattato, disporvi l’impasto di carne, livellarlo e cuocerlo in forno a 200° per circa mezz’ora, fino a che sulla carne non si formi una crosticina.

Rimandando inoltre al mio articolo sul budino di limone, ricetta che risale alla mia bisnonna.

Il limone è poi un farmaco naturale per l’elevato contenuto di acido citrico e vitamina C (acido ascorbico) e per le proprietà antibatteriche e disinfettanti. In casa noi lo usiamo, su indicazione del nostro medico, per fare gargarismi in caso di mal di gola, dopo gli sciacqui il succo si può anche inghiottire, a differenza dei disinfettanti che si comprano in farmacia, potenzierà così le difese organiche contro raffreddori e mal di gola. Quando è possibile meglio la frutteria che la farmacia!

E’ anche un ottimo cosmetico: alcune gocce di olio d’oliva misto a gocce di limone schiariscono ed ammorbidiscono le mani. Qualche goccia di limone su un batuffolo di cotone è un tonico astringente in caso di pelli grasse. Si può usare nell’acqua dell’ultimo risciacquo dei capelli, li renderà morbidi e lucenti.

Infine si può usare per la pulizia in cucina: è infatti un ottimo sgrassante, deodorante, disinfettante. Si possono aggiungere delle scorze di limone all’acqua degli umidificatori per deodorare l’ambiente, usarlo per eliminare macchie di tè o caffè sulle pentole e le tazze, per pulire e disinfettare il tagliere. Si può infine usare per pulire gli oggetti d’oro (senza pietre dure): si dispongono i gioielli in una ciotola con acqua e succo di limone in parti uguali e si lascia in ammollo tutta la notte; si scola il liquido e si sciacquano ed asciugano accuratamente gli oggetti.

un sacchetto di tela per i peperoncini

Ogni primavera pianto i peperoncini, perchè sono poco esigenti e con un minimo di cure a fine estate ci regalano decine e decine di frutti che bastano per tutto l’anno ed io ne faccio un discreto uso in cucina.

Ho quindi realizzato alcune sacchette di tela per contenerli in modo che non si impolverino nè si ammuffiscano; qualcuna l’ho regalata, ma questa la utilizzo io. Oltre ai peperoncini ci conservo anche le erbe aromatiche del mio orto, quando non sono ancora completamente secche e quindi non si possono chiudere in un barattolo di vetro. La sacchetta appesa in cucina diventa anche un elemento decorativo.

sacchetta

Il ricamo l’ho realizzato a punto a croce su canovaccio e poi cucito sulla sacchetta.

peperoncini a punto croce

il plaid della nonna

Granny patchs ovvero le pezze della nonna, la nonna è la mia nonna che non stava mai con le mani in mano ed ha prodotto centinaia di metri quadrati di lavori a maglia ed ad uncinetto, lavorando fino a tarda età.

plaid

Questo plaid è stato fatto da lei molti anni fa, con lane avanzate da altri lavori, ma mi sembra ancora bello e da ammirare.

plaid

plaid

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